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Api con lo… zaino

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Api con lo… zaino
B. GLEICH, I. SCHMALE, T. NIELSEN E J. RAHMER, PHILIPS RESEARCH HAMBURG, GERMANIA

Guarda bene quest’ape, indossa un minuscolo zaino. Sarà forse per depositare il polline? No, le api lo indossano in nome della scienza! Scopri perché

Perché è stato progettato uno zaino per le api? L'idea è venuta allo scienziato Bernhard Gleich della Philips Research, Germania, per mettere a punto un nuovo minuscolo sensore (circa un millimetro) che introdotto all'interno del corpo di una persona aiuti i medici a ottenere informazioni più dettagliate sui loro pazienti. Il test è stato quindi realizzato su un'ape con lo scopo di monitorare il suo percorso in volo.

L’APE FA IL GIRO DI PROVA

Per capire il movimento del sensore all'interno del corpo umano, gli scienziati hanno deciso di trasformarlo in un minuscolo zainetto e lasciare che alcune api facessero il loro giretto sui fiori.

COME FUNZIONA LO ZAINO

Il sensore è realizzato con due minuscole sfere magnetiche che si respingono o si allontanano a vicenda, all'interno di una scatolina di plastica.

Un sensore è fissato alla scatolina e l'altro può ruotare e oscillare, cioè muoversi regolarmente da un lato all'altro. La distanza tra i magneti, quanto oscillano e quanto si espandono e si contraggono aiutano il team a misurare la temperatura, la pressione e la posizione del sensore. È possibile tenere traccia delle informazioni in modalità wireless fino a 25 centimetri di distanza.

COME LO HANNO TESTATO?

Gli scienziati hanno sottoposto il sensore a due test. In un esperimento, hanno fatto cadere il sensore all'interno di un lungo tubo tortuoso che riproduce il tratto gastrointestinale umano. Hanno quindi registrato il suo percorso e la sua posizione in 3D.

Nel secondo, hanno provato ad attaccare il sensore alla parte posteriore di un'ape. Ciò ha permesso ai ricercatori di seguire il viaggio dell'ape da un fiore all'altro e mapparlo utilizzando le informazioni del sensore.

«È stato possibile tracciare il percorso e l'orientamento delle api in volo», ha affermato uno degli autori dello studio. «Ha funzionato sorprendentemente bene».

I ricercatori pensano che il sensore potrebbe essere perfezionato per impiantarsi nel cuore di una persona per misurare la pressione sanguigna arteriosa, attaccarsi ai tumori per monitorare lo stato o deglutire come una pillola per valutare la salute del tratto gastrointestinale e quindi espellere il dispositivo un paio di giorni dopo.

Sebbene esistano già dispositivi simili, questo sensore è particolarmente piccolo, oltre ad essere wireless. «Il suo utilizzo è molto meno stressante e anche molto meno costoso rispetto ai dispositivi esistenti» afferma Jürgen Rahmer, coautore dello studio.
Tuttavia è ancora nelle prime fasi di sviluppo.

Il team di ricerca ipotizza che ci vorranno altri cinque-otto anni prima che le applicazioni superino gli studi clinici e arrivino a essere operative. «Ora stiamo cercando di perfezionare il prodotto», afferma Dahmer. «Ciò significa che il nostro prototipo deve diventare più piccolo, deve essere più affidabile e facile da usare» conclude lo scienziato.