Dal cielo, due satelliti del progetto Sentinel-1 dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), hanno scoperto la grande fuga dell'iceberg A-68 dal continente antartico.
Le due "sentinelle" hanno colto in flagrante l'iceberg fuggiasco grazie ai loro sensibilissimi strumenti radar, ma A-68 è tutto tranne che un oggetto sfuggente, visto che il blocco di ghiaccio vanta delle dimensioni paragonabili a quelle della nostra Liguria.
Il colossale iceberg faceva parte della piattaforma Larsen C, un'enorme massa di ghiaccio che si estende lungo la costa orientale dell'Antartide.
Il distacco era avvenuto nel luglio del 2017 ma per i mesi successivi, quello che è stato ribattezzato A-68 era rimasto intrappolato tra i bassi fondali e le acque ghiacciate vicino alla piattaforma, continuando ad oscillare avanti e indietro come in una tinozza.
Agli inizi di settembre però, i forti venti che spiravano dalla piattaforma Larsen hanno dato all'iceberg la giusta spinta per "girarsi" in senso antiorario, disincagliarsi dagli ostacoli e quindi liberarsi verso il Mare di Weddel, dove ha iniziato a viaggiare ad una velocità sempre maggiore in direzione delle acque più calde del nord.
A monitorare la situazione è l'oceanografo Mark Brandon della Open University (UK), il quale teme il rischio di impatti potenzialmente devastanti tra questo gigante di ghiaccio e a altri iceberg che produrrebbero la frammentazione di altri iceberg più piccoli in acque interessate dal traffico navale!