I ghiacciai dell'Antartide si stanno sciogliendo ad una velocità mi vista prima ed entro la fine secolo l'innalzamento del livello dei mari potrebbe causare non pochi problemi alle coste di tutto il mondo.
È questo l'inquietante allarme che giunge dal report IMBIE (Ice sheet Mass Balance Inter-comparison Exercise), un documento stilato da un gruppo internazionale di 84 scienziati che ha analizzato la condizione dei ghiacciai antartici nell'ultimo decennio. Lo studio è stato recentemente pubblicato anche sulla rivista Nature.
Tra il 1997 ed il 2017 infatti, al Polo Sud si sono persi oltre 3.000 tonnellate di ghiaccio, con il conseguente aumento del livello dei mari di almeno 8 millimetri. Poco, si potrebbe pensare, ma anche una sola manciata di centimetri potrebbe causare disastri nelle coste di tutto il globo!
Simili dati assumono poi un tono ancora più preoccupante alla luce del fatto che dal 2012 la velocità scioglimento dei ghiacciai è triplicata rispetto agli anni precedenti.
Il fenomeno di riduzione della calotta antartica riguarda soprattutto la parte occidentale del mega-continente polare (la zona rivolta verso il Sudamerica per intenderci), dove aria e correnti marine scorrono a temperature più alte.
Di questo passo, fanno sapere gli scienziati, già entro la fine del secolo si potrebbe assistere ad un innalzamento del livello del mare di oltre un metro, il che vorrebbe dire che molte città costiere, come le italiane Genova, Napoli o Venezia, potrebbero avere seri, serissimi problemi.
Se l'intero ghiacciaio dell'Antartide si sciogliesse poi, il mare si alzerebbe di addirittura 58 metri, e questo vorrebbe dire una catastrofe per il genere umano senza precedenti.
Lo scioglimento totale è ancora un'ipotesi molto remota e se le nazioni mantenessero gli impegni presi in fatto di protezione dell'ambiente e riduzione dei gas serra, i danni potrebbero ancora essere contenuti.