Focus.it

FocusJunior.it

FocusJunior.itScienzaAmbienteEcosistemaSmart city e città green, un’intervista a Maurizio Melis

Smart city e città green, un’intervista a Maurizio Melis

Stampa

Qual è il futuro che aspetta le nostre città? Focus Junior ha intervistato Maurizio Melis, giornalista scientifico e conduttore della trasmissione “Smart city” in onda su Radio 24. Ecco che cosa ha raccontato ai focusini.

Il mondo delle smart city, le città intelligenti ed ecologiche è un mondo ampio che comprende soluzioni possibili per organizzare la città e diminuire l’inquinamento, l’uso di energia e le spese.

Per molte città uno dei temi più scottanti sono le automobili con relativi parcheggi e traffico e non sempre la soluzione migliore è per forza quella più estrema come hanno messo in atto a Oslo dove dal 2015 ogni tipo di auto è stato bandito dal centro della città. Bisogna considerare che oggi l’83% della superficie pubblica è dedicato alle auto, tra strade e parcheggi, e che 1 auto su 3 di quelle in circolazione è, in realtà, già arrivata a destinazione ma sta cercando parcheggio e fatica a trovarlo.

Una soluzione per eliminare il 20-30% di auto dalla strada è quindi quella di realizzare parcheggi intelligenti dotati di sensori che segnalino agli automobilisti quando si liberano e si occupano. Insomma, prima ancora di aumentare i parcheggi o ridurre le auto serve far circolare bene l’informazione.

Nel prossimo futuro il servizio di car sharing (auto condivise) verrà, inoltre, sempre più potenziato, tanto che le auto si guideranno da sole e sempre da sole si parcheggeranno, come già si sta sperimentando a Zurigo, evitandoci di sprecare tempo ed energia nell’attesa. Quindi, a breve, avere un’auto propria in città sarà inutile.

norman foster

In Italia la soluzione migliore per le nostre città è ottimizzare e sfruttare quello che già c’è, perché da noi non c’è lo spazio per costruire da zero nuovi quartieri super ecologici come l’Eco-Viikki di Helsinky o addirittura nuove città green come Masdar city negli Emirati Arabi – che poi per ora si è rivelato un mezzo fallimento ed è quasi deserta perché pianificare una città “a tavolino” non è detto che funzioni.

Allo stesso modo è impensabile immaginare di raddoppiare il verde cittadino, se non magari sfruttando i cosiddetti green roof, tetti e pareti verdi, su cui alcuni paesi stanno investendo molto come l’Olanda, la Germania, la Danimarca e l’Australia di cui la città di Melbourne ne è un esempio. Questa iniziativa ha numerosi vantaggi ecologici perché i tetti verdi trattengono l’acqua durante le precipitazioni violente evitando che scenda troppo velocemente nelle tubature, migliorano la qualità dell’aria e l’assorbimento della radiazione solare riducendo l’effetto calore. Nei momenti più caldi, infatti, l’acqua viene restituita sotto forma di vapore rinfrescando l’aria.

pixabay

Un altro aspetto importantissimo per nostre città è il risparmio energetico partendo soprattutto da una rete intelligente tra chi produce e consuma l’energia. La cosiddetta smart grid è, infatti, la rete elettrica intelligente in grado di accumulare energia e distribuirla dove manca senza sprechi.

Ente del turismo del Trentino A.A.

E non dobbiamo dimenticarci che da questo punto di vista l’Italia è all’avanguardia perché possiede una delle reti elettriche più avanzate al mondo. 35 milioni di contatori intelligenti nel nostro paese non solo misurano l’energia che entra ma sono in grado di parlare con la rete comunicando quando esce o entra energia.

 

A questo sono collegati poi gli elettrodomestici intelligenti capaci cioè di leggere il costo dell’energia ora dopo ora e attivarsi quando è più vantaggioso risparmiando soldi ed energia. Anche le auto elettriche partecipano a questo scambio energetico in rete, in quanto quando sono attaccate cedono l’energia in eccesso. Altre soluzioni, per quanto riguardano i mezzi di trasporto, possono essere efficaci solo in determinati contesti.

 

A Reykjavik, in Islanda, si sta puntando sull’idrogeno ma è una soluzione che richiede alti costi elettrici e logistici e non è quindi, sempre, vantaggiosa. In Islanda però il 90 % dell’energia viene da fonti rinnovabili e il geotermico, in particolare, garantisce energia pulita e costante.

pixabay

Per concludere, possiamo dire che non è vero che cittadine nel verde – come gli ecovillaggi che tanto stanno tornando di moda anche in Italia - sono la soluzione più ecologica perché c’è molta dispersione di energia e di risorse.

Una città o un quartiere strettamente collegato e denso, invece, come Manhattan è, anche se sembra strano, molto più sostenibile perché permette uno scambio costante e un’ottimizzazione di risorse ed energia, di ridurre l’uso di auto a favore di mezzi pubblici e lo sviluppo di nuove tecnologie.

Leggi anche
CATEGORY: 1