Le mucillagini sono delle sostanze presenti in diverse piante che hanno il compito di trattenere l'acqua, per aumentare la resistenza alla siccità. In questi giorni potresti aver viso tantissimi video e foto della costa Adriatica, soprattutto dalla riviera romagnola e marchigiana, dove la superficie del mare è ricoperta da uno strato biancastro o marroncino piuttosto disgustoso. Ricorda quasi la patina schiumosa dell'espresso della macchinetta, ma non risulta invitante allo stesso modo. Ma come mai si sta verificando questo strano fenomeno?
Purtroppo la risposta ha a che fare anche con il nostro impatto sul Pianeta e sebbene questa sostanza non rappresenti un pericolo per la salute dei bagnanti, può invece risultare una minaccia per l'ecosistema marino.
La mucillagine presente in mare viene prodotta dal fitoplancton, cioè quell'insieme di organismi che formano il plancton e che sono in grado di sintetizzare una sostanza organica. In altre parole, alcune alghe microscopiche possono secernere questa patina composta principalmente da zuccheri che galleggia sulla superficie del mare.
Si tratta di un fenomeno naturale: pensa che in Romagna accadeva già nel 1800 e forse anche prima, anche se nessuno lo aveva raccontato per iscritto. Quest'anno, però, è stato particolarmente intenso e diffuso e le cause del problema sono diverse. Purtroppo c'entrano anche gli allevamenti e l'agricoltura intensivi, cioè quei sistemi in cui si cerca di aumentare al massimo la produzione di carne, ortaggi o cereali attraverso l'uso di fertilizzanti e mangimi industriali.
Over the past few weeks, a phytoplankton bloom has been observed in the northern Adriatic Sea.
This image, captured by #Sentinel2, shows both the mucilage (in white) and the phytoplankton bloom (in green) off the coast of the city of Rimini.
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— Copernicus EU (@CopernicusEU) August 11, 2024
La mucillagine in realtà si trova in diversi mari, ma non sempre raggiunge la superficie. Le alghe che la producono infatti risiedono sui fondali: un mare poco profondo, come l'Adriatico, e con temperature elevate anche negli strati inferiori favorisce l'emergere di questa sostanza. Quest'anno, purtroppo, l'acqua attorno alle coste italiane ha raggiunto i 30°C. Una temperatura record, una delle tante conseguenze del riscaldamento globale, che sta mettendo a dura prova l'equilibrio degli ecosistemi marini. E la mucillagine ne è una prova.
Oltre al mare troppo caldo, le cause dell'invasione della mucillagine sono anche le ingenti piogge dei mesi scorsi che ci hanno accompagnato anche dopo l'inizio dell'estate, e i prodotti industriali che vengono riversati nei campi.
Le piogge intense che hanno interessato più che altro il Nord Italia hanno aumentato la portata di acqua dolce che dai fiumi si riversa in mare. La tipica salinità del mare dunque è stata ridotta e si è venuto a creare un ambiente favorevole alla proliferazione dei fitoplancton che sintetizzano la mucillagine.
Che bellezza #mucillagine pic.twitter.com/6L9gJmCuDg
— ciclista52 (@ciclista52) July 31, 2024
Un altro responsabile potrebbe essere un fenomeno dal nome un po' complicato: l'eutrofizzazione. In pratica, quando un campo viene fertilizzato, si distribuiscono miscele che contengono soprattutto azoto e potassio. Questi due elementi favoriscono la crescita delle piante. Spesso però ne vengono versati talmente tante, che le colture non riescono ad assorbirle completamente. L'avanzo rimane nel terreno o raggiuge i corsi d'acqua e fa la stessa cosa che faceva nei campi: favorisce la crescita delle piante, anche di quelle marine.
L'azoto e il potassio che dai fiumi hanno raggiunto il mare hanno aumentato la presenza delle microalghe che producono mucillagine. E la stessa cosa è accaduta con l'azoto e il potassio proveniente dal letame usato per concimare i campi. Secondo Legambiente, le forti piogge di quest'anno "hanno dilavato i terreni agricoli" e hanno trasportato fino al mare più quantità di nutrienti rispetto alle annate precedenti, quando invece stavamo combattendo contro la siccità.
Quando se ne forma in grandi quantità, la mucillagine diventa pericolosa per l'ambiente marino. Lo strato che si crea infatti riduce lo scambio di ossigeno tra acqua e atmosfera. L'ossigeno, come ben saprai, è un gas fondamentale per tutti gli esseri viventi e se non ne arriva a sufficienza diverse specie rischiano di soffocare. Ecco perché la mucillagine altera gli equilibri di un ecosistema, mettendo a rischio la sopravvivenza di altre creature marine.
Non solo. Crea anche un danno per la pesca perché sporca le reti dei pescatori e per il turismo: nessuna persona voleva entrare in quell'acqua, dall'aspetto decisamente poco accogliente. La mucillagine è un altro esempio di come il nostro abuso e spreco delle risorse del pianeta lo stia rendendo più brutto e meno adatto alla vita. Purtroppo.
FONTI: Legambiente; Arpa Veneto;