Negli ultimi quattro decenni l’uso della carta è aumentato del 400%: nel 2019, per esempio, ne sono state prodotte più di 400 milioni di tonnellate in tutto il mondo (fonte Fao). Ciò provoca grossi danni all’ambiente,
perché la cellulosa che serve per fabbricare la carta è ricavata dagli alberi, e la deforestazione sta diventando un grave problema sia nei Paesi in via di sviluppo sia in quelli industrializzati.
Per salvaguardare gli alberi, quindi, si stanno studiando vari modi di produrre la carta: il più originale è sicuramente quello di fare la carta con... lo sterco. Come un’azienda spagnola specializzata in produzione di carta artigianale, la Sastres Papers, la cui carta è fatta di cacca d’asino. Questi animali hanno una dieta ricca di fibre, quindi di cellulosa.
Per produrre la Dung Paper si mescola prima il letame con l’acqua, poi lo si mette in una pressa e infine si
lascia asciugare la carta prima di confezionarla e venderla. È quindi molto ecologica e... non ha odore: può essere usata per scrivere, disegnare e stampare.