Focus.it

FocusJunior.it

FocusJunior.itProgetti scuola primariaDiventa giornalistaCome si fa un giornale | La guida di Focus Junior al giornalino della scuola. Parte 2

Come si fa un giornale | La guida di Focus Junior al giornalino della scuola. Parte 2

Stampa

Unite le forze: coinvolgete i compagni, gli amici, i professori e cominciate! Ecco quali sono gli elementi che deve avere un ottimo giornalino.

Nella prima puntata su come creare un giornalino scolastico abbiamo raccontato cos'è e come lavora la redazione e come è fatto e cosa contiene un giornalino.

Ora continuiamo il nostro viaggio presentando gli elementi del giornale, dalla copertina al titolo dell'articolo. Fino all'impaginazione e alla distribuzione.

Gli elementi del giornale

Un giornale è fatto di elementi fissi, che si ripetono uguali in ogni numero. E di elementi variabili di volta in volta. Non è obbligatorio che ci siano tutti. Di solito è sufficiente avere titolo, sommario e testo per la parte scritta. Foto e didascalie per la parte di immagini. Vediamo gli elementi principali.

 

La copertina

 

La copertina è il biglietto da visita del giornale. È merito suo, in gran parte, se il giornale piace o... sembra noioso. Vediamo gli elementi essenziali che una copertina deve contenere.

 

  • Il nome del giornalino: tecnicamente, un giornale si chiama “testata giornalistica”. In pratica il nome della testata è il titolo del giornale.
  • Le foto e o le illustrazioni: sono di varie misure e di solito legate al titolo principale e agli strilli (vedi sotto).
  • Il titolo principale: annuncia l'articolo più importante del giornale ed è legato all'immagine principale (che in genere è la più grande).
  • Gli strilli: il nome ne indica la funzione. Uno strillo è una frase brevissima che evidenzia, a colpo d'occhio, un argomento del giornale. Possono essere più di uno
  • Il numero progressivo del giornale, data di uscita ed editore: Scriverli è un obbligo di legge. Quanto all'editore, siccome un giornalino scolastico non ha un vero editore basta... non scriverlo.

Decidiamo i contenuti

 

Com’è fatto il mio giornalino? Quali sono le tipologie principali di articoli? Iniziamo a progettare il primo numero.

 

Una volta creata la redazione è il momento di definire che cosa inserire nel giornalino: date un’occhiata al sommario di altre riviste per ispirarvi e poi decidete tutti insieme i contenuti. Ecco, intanto, i principali tipi di contenuti di un giornalino.

 

  • L'editoriale. È lo spazio in cui il direttore o un’altra firma importante esprime il suo punto di vista su un argomento specifico.
  • L'intervista. Non deve per forza essere fatta a una persona famosa. L’importante è che abbia cose interessanti da dire ai lettori.
  • Il servizio di inchiesta. È l’approfondimento su un certo tema. Vanno sentiti uno o più esperti e fatte ricerche accurate.
  • L'articolo di cronaca. è un articolo legato all’attualità, che racconta un fatto nuovo e non conosciuto ai lettori.
  • Le rubriche. Sono gli appuntamenti fissi del giornale: per esempio cinema, libri, musica, giochi... A voi la scelta!

 

Le pagine di servizio

Le pagine di servizio, come dice il nome, sono pagine che contengono informazioni per i lettori. Le più importanti sono la pagina con il sommario del giornale e il colophon (si legge colofon).

Il sommario del giornale (da non confondere con il sommario in un articolo, vedi sotto) è l'indice della rivista. Propone la lista dei titoli, a volte una breve descrizione del contenuto e le pagine in cui trovarli. Se la rivista ha poche pagine questo sommario si può non fare. Il colophon è l'elenco con i nomi dei giornalisti e dei collaboratori del giornale. Spesso, sommario e colophon stanno sulla stessa pagina. Vediamo ora gli elementi delle pagine interne del giornale.

 

La testatina

 

La testatina è una piccola scritta, o un'immagine, che indica il tipo di articolo nella pagina. Di solito si trova in alto nella pagina perché deve essere subito visibile. Articoli di argomento simile avranno la stessa testatina. Per esempio: sport, attualità, intervista ecc. Di solito si usa nei giornali con tanti argomenti diversi.

 

Il titolo: serve a catturare a colpo d'occhio l'interesse del lettore. Per questo è scritto grande e in cima all'articolo! Deve essere attinente all'argomento raccontato.

 

Il sommario: è un brevissimo testo (un paio di righe o tre) posto sotto il titolo, per presentare il contenuto dell'articolo, in modo che chi legge abbia subito idea dell'argomento trattato.

 

Il testo: è un racconto, una storia, un'analisi, un'intervista formati di lettere e di parole, cioè di caratteri che hanno un “corpo” (cioè una grandezza) definita e fissa. Il testo viene messo in una gabbia, ossia in uno spazio definito che rappresenta l'ossatura della pagina e rimane uguale numero dopo numero. Il testo può essere disposto su una, due o più colonne. Di massima, se la pagina è larga più o meno quanto un libro si può impaginare su una colonna unica. Se la pagina è più grande meglio scegliere due colonne, perché facilitano la lettura.

 

Le fotografie di un articolo devono avere attinenza con gli argomenti o le persone di cui si parla. Vengono scelte in base alla loro spettacolarità e alla capacità di informare: una foto scelta bene vale più di mille parole! Le foto fatte con un cellulare vanno bene. Ricordate! Se volete pubblicare le foto di persone, siano compagni di scuola, amici o adulti, prima di farlo dovete chiedere loro il permesso. Il vostro insegnante vi spiegherà le regole dalla privacy.

 

Le didascalie, per gli amici le "dida”: sono un brevissimo testo che descrive il contenuto delle immagini. Possono indicare anche il nome del fotografo.

Quante pagine per il giornalino? Un giornalino scolastico potrebbe avere 8 pagine:

una per la copertina

una per il colophon e il sommario

una per la cronaca

due per l'inchiesta

una per l'intervista

due per le rubriche

 

Ma nulla vieta di aumentarle, se avete tante cose da raccontare. Una volta che il vostro giornalino è pronto dovete stamparlo. Se la scuola ha a disposizione fotocopiatrice o stampante non è un problema. C'è però anche un altro modo, più moderno ed ecologico, per diffondere la vostra opera: distribuirla via email, in modo che la si possa leggere sul computer o sul tablet e, solo se lo si desidera, stamparla. Farlo è facilissimo perché Word (e quasi qualunque altro programma per scrivere al pc) permette di salvare i documenti creati in formato “pdf”, un formato particolare che tutti i pc e i tablet riescono a visualizzare a video.

 

Nella prossima puntata vi racconteremo come creare il vostro giornalino, come stamparlo e come crearne un'edizione completamente digitale, da leggere su internet. Non perdetela!

Leggi anche