Proprio per le sue caratteristiche, a cominciare dalla compattezza, il manto verde ha ispirato anche le modalità di gioco e l’evoluzione degli sport che vengono giocati sull'erba. La maggior parte di questi sono poco conosciuti e poco praticati in Italia. Ecco quali sono!
1. Golf
Il golf, che si è diffuso nel Regno Unito intorno alla metà del 1800, consiste nel colpire una pallina di gomma dura su un percorso a buche, centrandole tutte (9 o 18) nel minor numero di colpi possibile.
Il campo da golf è sempre in erba rasa ed è delimitato da alberi, laghetti o fosse di sabbia. Per ogni buca c’è una piazzola di partenza (chiamata tee), e una zona d'arrivo (green) in cui si trova la buca.
Per colpire la pallina i giocatori usano una serie di mazze (divise in legni, ferri e putter), con caratteristiche di forma e materiali diversi a seconda della forza e della direzione che si vuole imprimere alla pallina.
Per ogni buca è stabilito un par, e cioè il numero di colpi previsti (da 3 a 5, raramente 6) per terminarla. Vince chi completa il giro di buche stabilite con il minor numero di colpi.
Oltre al Regno Unito, soprattutto in Scozia dove è sport nazionale, il golf è popolare anche negli Stati Uniti. Dopo due sole presenze nei giochi del 1900 e 1904, nel 2016 il golf è stato riammesso alle Olimpiadi.
2. Hockey su prato
L’Hockey su prato è la seconda disciplina più praticata alle olimpiadi dopo il calcio. Due squadre di 11 giocatori si affrontano su un prato lungo 91,40 metri a largo 55.
L’obiettivo, come nel calcio, è quello di segnare più gol infilando la palla dentro la porta avversaria, solo che in questo caso si tratta di una pallina e i giocatori la muovono usando una mazza ricurva in legno.
È vietato:
La pallina si gioca rasoterra e si può anche alzare, ma senza superare il ginocchio dell’avversario. Il cross per scavalcare l’avversario si chiama flick ed è ammesso solo se la distanza tra quest'ultimo ed il tiratore è di almeno 5 metri.
3. Sci d'erba
Simile, ma non uguale allo sci alpino è lo sci d’erba, che si pratica nella stagione calda sulle stesse piste. Nato in Germania intorno a metà del secolo scorso, oggi è praticato a livello mondiale e si gareggia anche per una coppa del mondo.
Al posto del classico sci, nello sci d’erba si usa un attrezzo composto da una parte fissa, che aderisce allo scarpone, e un rullo cingolato che ruotando permette il movimento verso valle.
La pista deve avere una pendenza adeguata (con un valore medio del 20%) e un buon punto di arrivo che permetta allo sciatore di fermarsi. La principale differenza con lo sci alpino è che nella curva non esiste lo scivolamento dello sci verso l'esterno, ma la gamba segue una traiettoria che si definisce nel percorso della curva. Si parla dunque di “rullata”, proprio per indicare questa caratteristica.
La mancanza dello scivolamento implica un minore controllo, per questo le piste devono essere messe in sicurezza, avere un manto erboso compatto e non presentare tratti stretti o molto ripidi. In Italia il luogo più attrezzato per praticare lo sci d'erba è il Centro nazionale per lo sci d’erba di Cesana torinese (TO).
4. Cricket
Il cricket, che ricorda il baseball, presenta in realtà varie differenze ed è lo sport più popolare in ex colonie britanniche come India e Pakistan.
I giocatori sono undici per squadra e si gioca su un campo in erba dalla forma ovale o rettangolare, delimitato da una spessa corda colorata poggiata a terra (boundary). Al centro del prato c’è delimitato il pitch, un’area lunga ventidue metri che rappresenta la zona di lancio, ai cui due estremi sono posti tre paletti (wicket). Nel pitch ci sono due uomini della squadra che attacca, un battitore e un giocatore in attesa, e due di quella che difende, un lanciatore e un ricevitore.
Il lanciatore deve far volare la palla facendo in modo che il battitore della squadra avversaria non sia in grado di ribatterla con la mazza.
La squadra che difende schiera altri nove giocatori nelle diverse aree del terreno di gioco che circondano la zona di lancio per provare a recuperare le palle colpite dal battitore nel più breve tempo possibile. Dopo che la palla è stata colpita dal battitore, la squadra che attacca conquista punti raggiungendo il wicket: i due attaccanti si scambiano la posizione, tornando sul luogo di battuta e poi in quello di ricezione, e possono farlo più volte fino a quando la palla non viene di nuovo lanciata nel pitch.
A ogni scambio di posizione, la squadra in attacco guadagna un punto. Se la palla, una volta respinta dal battitore, esce dal campo di gioco, la squadra che attacca guadagna 6 punti, o solo 4 se prima di uscire la palla ha toccato terra.
Fonti: Federazione italiana baseball e softball, Federazione italiana hockey, Federazione italiana sci d'erba, Federazione italiana golf, Federazione cricket italiana