Mascherina per tutti. Se avete dai 6 ai 13 anni preparatevi: da giovedì fino al 3 dicembre dovrete indossare il dispositivo individuale di protezione anche quando siete seduti al banco. Lo sappiamo, non sarà facile: otto ore in classe con la mascherina sulla bocca e sul naso saranno fastidiose ma il Governo ha chiesto questo sacrificio ai bambini e ai ragazzi della scuola primaria e media.
É la novità delle ultime ore. Il decreto che stamattina firmerà il presidente del Consiglio Giuseppe Conte conterrà anche questa nuova misura. Lo hanno deciso nella giornata di ieri. A suggerire questa soluzione sono stati gli scienziati e i politici hanno provveduto a dar retta ai medici. Se fino ad oggi si poteva stare seduti al banco ascoltando la lezione senza mascherina addosso ora non sarà più possibile.
Il dispositivo di protezione non dovrà essere indossato solo quando ci si alza per andare alla cattedra dal maestro o per andare in bagno ma sempre. Non ci sarà più alcun momento trascorso a scuola senza la mascherina. A fornirvele sarà ancora il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri: ogni giorno vi verranno consegnate come sta già accadendo. Uno sforzo necessario che è stato messo in campo per garantire l’apertura delle elementari e delle medie.
D’altro canto dovete sapere che nella maggior parte dei Paesi europei i bambini e i ragazzi che vanno a scuola già la portano per tutta la giornata. Gli unici a non indossarla saranno i nostri compagni disabili e i bambini della scuola dell’infanzia che già oggi possono fare a meno.
I NUOVI CAMBIAMENTI
Tra le nuove “regole” è stato deciso anche che le scuole che si trovano in un’area a rischio massimo potranno andare a lezione solo gli alunni delle elementari e quelli della prima media. I ragazzi della seconda e terza della secondaria di primo grado faranno lezione da casa. I professori a quel punto dovranno organizzarsi per fare sia lezione in presenza sia didattica a distanza. A definire le aree a rischio sarà il ministro della Salute: Roberto Speranza.
Per tutti gli altri non in zona a “rischio massimo” scatterà la didattica a distanza solo per i ragazzi delle superiori. In alcune regioni (Lombardia, Piemonte, Sicilia, Umbria, Campania, Puglia) è già così: da qualche giorno gli studenti della secondaria di secondo grado studiano da casa.
I professori vanno a scuola; accendono i loro computer davanti ai banchi vuoti e si collegano con i loro alunni. Ora lo faranno in tutt’Italia. Le scuole si stanno preparando in queste ore. Tra due giorni i ragazzi più grandi dovranno alzarsi al mattino per collegarsi con il loro device e fare storia, latino e matematica da casa. Gli unici che probabilmente continueranno ad andare a scuola con i loro insegnanti di sostegno saranno i ragazzi disabili per i quali la scuola resterà aperta.
Al Governo sono convinti in questo modo di dare una mano alle famiglie e di assicurare a questi nostri compagni la possibilità di fare scuola che altrimenti sarebbe parecchio compromessa dalle lezioni online.