Niente più voti in classe nelle scuole primarie: da gennaio 2021 i giudizi sostituiscono i voti per valutare i compiti e le verifiche.
Come funzionano i giudizi e cosa sono.
Al posto dei voti numerici fino a 10 ci saranno 4 tipi di giudizio:
Avanzato: in maniera continua, l'alunno completa in autonomia e senza bisogno di essere stimolato i compiti assegnati attingendo a risorse messe a disposizione dal docente, ma anche ricercate in maniera indipendente.
Intemedio: l'alunno svolge in autonomia i compiti degli insegnanti attingendo anche a risorse proprie, in maniera discontinua.
Base: l'alunno svolge i compiti assegnati se stimolato, a volte in maniera autonoma ma comunque discontinua. Non ha raggiunto un'autonomia stabile nello studio.
In via di acquisizione: l'alunno porta a termine i compiti solo su indicazioni dell'insegnante e con le risorse messe a disposizione.
Perché i giudizi sostituiscono i voti nella scuola primaria?
La ministra dell'istruzione Lucia Azzolina, in diverse interviste, ha spiegato che i giudizi assicurano una valutazione più trasparente e tengono conto dei progressi individuali raggiunti dal singolo alunno.
Dal 1920 i voti, da 6 a 10, li decideva il preside, cioè il dirigente della scuola, su indicazioni degli insegnanti. Poi, dal 1977, alla scuola primaria e secondaria di primo grado sono arrivati i giudizi: moltissimo, molto, sufficiente, insufficiente, (ottimo, distinto, buono e discreto in aggiunta alle medie).
Nel 2003 i giudizi sono stati sostituiti dalle lettere (dalla A per i compiti ben fatti fino alla D) e dal 2009 sono stati rentridotti dal MIUR i voti decimali che conosciamo.
Cosa ne pensate? Sono meglio i voti o i giudizi?