Il tempo non è stato clemente con questo prezioso documento ma ora, dopo qualche anno di restauro, la tavola periodica più antica del mondo è stata finalmente esposta al pubblico.
UNA "PIETRA MILIARE" DELLA CHIMICA"
Scoperta per caso nel 2014 tra alcune cianfrusaglie nel laboratorio dell'università scozzese Saint Andrew, la "datata" tavola periodica degli elementi era ridotta a poco più che un brandello - consumata e rovinata in più parti - ma tanto è bastato al chimico Alan Aitken per riconoscerne l'importanza storica.
La datazione del reperto però è stata eseguita dall'esperto di storia di tavola degli elementi Eric Scerri.
A CACCIA D'INDIZI
La tavola periodica fu ideata dallo scienziato Dmitrij Mendeleev nel 1869 e ordinava gli elementi chimici conosciuti sulla base del numero atomico (ossia il numero di protoni nel nucleo); nel documento scoperto alla St Andrews però, non compare l'elemento Germanio, che fu inserito solo nel 1886. Gallio e Scandio, classificati tra il 1875 e il 1879, però sì.
Ciò, unito ad altri indizi come le annotazioni della tipografia viennese che stampò la tavola (e che fu in attività tra il 1875 e il 1888), ha fissato la "data di nascita" tra il 1879 ed il 1886, ossia circa vent'anni dopo la stesura della prima tavola periodica originale da parte di Mendeleev.
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