La necropoli di Saqqara, vicino al Cairo, continua a svelare nuove sorprese provenienti dal passato. Questa volta è stato il turno di una tomba egizia risalente ad oltre 4000 anni fa e che apparteneva ad un sacerdote chiamato “Wahtye”.
Il sepolcro si nascondeva sotto cinque metri di terra e ha nascosto per millenni le spoglie del sacerdote che visse circa 4.400 anni fa, al tempo della V dinastia, quando cioè iniziarono ad essere costruite le piramidi di Giza.
L'importante reperto è rimasto pressoché intatto per tutto questo tempo e al suo interno gli archeologici hanno rinvenuto un vero tesoro: pitture perfettamente conservate ritraenti scene di vita quotidiana, iscrizioni narranti la vita del defunto e della sua famiglia (c'è anche la moglie Weret Ptah e la madre Merit Meen), rilievi e decine di statue con ancora gran parte dei colori originali.
Gli esperti hanno descritto il ritrovamento come uno dei più importanti degli ultimi decenni!
A dircelo sono le stesse scritte scolpite all'interno del monumento funebre: l'uomo servì sotto il faraone Neferirkare Kakai, sovrano della Quinta Dinastia - che governò l'Egitto più o meno dal 2.500 a.C al 2.350 a.C. Whaye quindi fu sacerdote "per la purificazione reale", supervisore reale e ispettore della barca sacra, una specie d'imbarcazione utilizzata per scopi religiosi e che gli Egizi pensavano i faraoni nel viaggio verso l'Aldilà).
Nel sepolcro ci sono ancora quattro camere sigillate. Probabilmente in una di esse è conservato il sarcofago di Whatye, ma a questo punto gli studiosi sperano in qualche altra sorpresa preziosa.