Un passo, lo scatto fulmineo e l'urlo di gioia che segue la stoccata andata a segno: è la scherma, uno degli sport più antichi e appassionanti al mondo. Già, perché la moderna disciplina altro non è che la diretta derivazione di quei combattimenti che si disputavano "a fil di spada" nel passato, quando spade e sciabole erano vere e proprie armi da guerra. Ora per fortuna gli schermidori non si colpiscono più ferirsi, ma il fascino degli spadaccini è tutt'ora intatto!
CHE COS'È LA SCHERMA?
La parola "scherma" deriva dal verbo "schermire", che significa "difendersi", "proteggersi", ma anche "eludere", "schivare", "destreggiarsi". Tirare di scherma infatti significa utilizzare un'arma bianca non solo per parare i colpi dell'avversario, ma anche per tentare a propria volta di toccare lo sfidante fintando e muovendosi velocemente con il corpo. Insomma, una specie di danza "ragionata" per arrivare a mettere segno una stoccata.
Per questo l'Accademia della Crusca definisce la scherma «Arte dello schermire", una dicitura che ben descrive la nobiltà di una disciplina sportiva che nacque come tecnica di difesa personale e oggi viene praticata da atleti specializzati nell'uso di tre "armi" particolari: il fioretto, la spada e la sciabola.
ORIGINI DELLA SCHERMA
Come già detto, prima di diventare uno sport la scherma era una tecnica di difesa che si praticava con le armi che le tecnologie dell'epoca mettevano a disposizione, dal gladio romano fino alle spade medievali.
Tra il 1400 e il 1500 è però in Francia e soprattutto in Italia che iniziano a nascere prestigiose scuole (principalmente per nobili e signori) e vengono pubblicati trattati sull'argomento. La scherma divenne così una vera e propria arte da conoscere e da affinare, comprensiva di un codice di comportamento che si distaccava molto dalle brutale zuffe medievali e rinascimentali in cui nella mischia si menavano fendenti con foga sperando di fare più danni possibili al nemico. Tutt'ora infatti la scherma prevede eleganza, rapidità di pensiero e movimento, nonché una grande capacità di attesa e strategia per capire quando colpire senza esporsi a contromosse avversarie.
Con lo sviluppo tecnologico poi, le armi bianche come spade e sciabole smisero di essere utilizzate in guerra e rimasero ad uso esclusivo degli schermidori, i quali trasformarono la tecnica di combattimento nello sport che tutti oggi conosciamo e in cui noi italiani siamo dei maestri!
LE TRE DISCIPLINE DELLA SCHERMA
La moderna scherma naturalmente non prevede lame affilate che possano ferire gli atleti, tuttavia gli strumenti utilizzati nello sport vengono comunque definite "armi". Tali armi sono di tre tipi e differiscono tra di loro sia per lunghezza, peso e forma dell'impugnatura, sia per alcune regole particolari. Le discipline della scherma (fencing in inglese) infatti sono:
LE REGOLE (IN BREVE)
La scherma si pratica su una pedana lunga 14 metri e larga due. Su tale pedana si affrontano in duello i due schermidori, i quali indossano un corpetto bianco e una maschera nera che protegga volto e occhi da colpi pericolosi. Come già detto, sia gli indumenti, sia le armi sono provviste di sistemi di rilevazione per segnalare l'eventuale tocco.
Prima di ogni gara è usanza che gli atleti si salutino come segno di rispetto e onore. Il saluto viene ripetuto anche al termine della sfida.
TRA ANTICHITÀ E MODERNITÀ
Curiosamente, quello che è uno degli sport più antichi del mondo è oggi uno di quelli più moderni dal punto di vista tecnologico. Nelle gare infatti gli atleti indossano protezioni e protezioni pieni di sensibilissimi sensori che segnalano prontamente il tocco da parte di uno dei due contendenti. Inoltre, per ridurre al minimo il rischio di errori arbitrali, ci sono telecamere e schermi che possono rimandare al rallentatore le fasi di combattimento in modo da poter correggere una decisione o assegnare un punto contestato.
RECORD E CURIOSITÀ