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Saldi: chi li ha inventati? E perché si chiamano così?

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Saldi: chi li ha inventati? E perché si chiamano così?
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I saldi sono iniziati il 2 luglio e andranno avanti fino al 30 agosto. Due volte all'anno, in estate e in inverno, si può acquistare a prezzi ridotti. Ma quali sono le origini dei saldi?

I saldi sono iniziati il primo sabato di luglio e avranno una durata media di sei settimane. In questo periodo tutti i prodotti, se non venduti entro un certo periodo di tempo, sono soggetti a un notevole riduzione del prezzo (art. 15 del D. Lgs. 114/98 - Decreto Bersani).

Che cosa significa il termine “saldi”?

"Fare saldi" ha il significato di pareggiare i conti, ovvero far coincidere la differenza tra le entrate e le uscite del commerciante, motivo per cui si trovano i prodotti che non sono stati venduti  a fine stagione.

L'obiettivo è dare impulso ai consumi e svuotare i magazzini dei negozi. Lo scopo è infatti consentire lo smaltimento delle vecchie collezioni, nel caso dell'abbigliamento, così che i negozianti possano fare spazio ai nuovi prodotti.

Se invece vedi la scritta "promozioni" si tratta di alcuni articoli ai quali vengono applicati ribassi di prezzo (di solito con percentuali di sconto più basse rispettoai saldi) per agevolare le vendite di un certo prodotto.

Chi li ha inventati? E quando?

I saldi sono apparsi con l’avvento dei grandi magazzini nel XIX secolo. Il loro “inventore” è un certo Simon Mannoury, che ha fondato nel 1830 del primo grande magazzino di Parigi, il "Petit Saint-Thomas", diventato in seguito "Bon Marché" nel 1852.

Il geniale signor Mannoury è stato un vero pioniere: nei suoi magazzini ogni capo aveva il prezzo ben visibile su un cartellino e, a fine stagione, organizzava i saldi per svendere le scorte di prodotti invenduti della passata stagione a prezzi stracciati.

E in Italia da quando esistono i saldi?

L’origine dei saldi risale al 1939, durante il periodo fascista. Infatti il Governo fascista aveva approvato una legge che prevedeva le vendite straordinarie e quelle di liquidazione. I prodotti potevano essere venduti a prezzo scontato in qualsiasi periodo dell'anno con l’obiettivo di arginare la “concorrenza selvaggia”ma non c'erano periodi stabiliti come succede oggi.

Con la caduta del Fascismo, i saldi sono stati “dimenticati”, vennero soppressi i Consigli e gli Uffici provinciali dell’economia che si occupavano delle questioni relative al commercio e, in ogni capoluogo di provincia, venne costituita una Camera di commercio.

La Camera di commercio aveva anche le funzioni di decidere come regolamentare le vendite promozionali. Purtroppo, a volte, avevano ribassi di prezzo faulli o inesistenti.

Solo negli anni Ottanta c'è stata una regolamentazione precisa dei saldi: quattro settimane e due volte l'anno. Non più saldi a caso, ma quando lo decide il Governo. Altre nuove regole sono arrivate nel 2005. Il Codice del consumo prevede: l'obbligo di esporre il prezzo della merce prima e dopo lo sconto, l’indicazione del ribasso con la percentuale e la possibilità di cambiare i capi difettosi. Regole che sono in vigore ancora oggi.

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