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Ricostruito in 3D il volto del prozio di Lucy

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Ricostruito in 3D il volto del prozio di Lucy
©John Gurche, Cleveland Museum of Natural History

Due paleoantropologi dell’università di Bologna hanno realizzato una ricostruzione virtuale del cranio di un australopiteco vissuto 3,8 milioni di anni fa. Si tratta del nostro antenato più antico!

Era un maschio adulto, viveva nell'Africa Orientale circa 3,8 milioni di anni fa, era un diretto antenato della celebre Lucy, l'australopiteco più famoso del mondo, ed ora, grazie a due ricercatori italiani, ha perfino un volto!

UNA SCOPERTA... "TECNOLOGICA"

Il notevole risultato rientra in uno studio pubblicato su Nature che riprende i due filoni di ricerca internazionali coordinati da Yohannes Haile-Selassie, il paleoantropologo etiope del Cleveland Museum of Natural History che nel 2016 riportò alla luce i resti di un cranio appartenuto ad una specie di ominide che allora era ancora sconosciuta. Il fossile, pur essendo ben conservato, mancava di alcune parti importanti e perciò il team di studiosi si è rivolto agli italiani Stefano Benazzi e Antonino Vazzana per ottenere una ricostruzione virtuale della testa di questo nostro misterioso antenato.

Così, nel laboratorio di Osteoarcheologia e Paleoantropologia dell'Università di Bologna, i due scienziati hanno "modellato" le scansioni al computer effettuate sul reperto, riuscendo a riprodurre in 3D una versione completa del cranio che ha anche mostrato alcuni piccoli - ma preziosi - dettagli che altrimenti sarebbero rimasti invisibili.

UN NUOVO TASSELLO NELLA STORIA DELL'UMANITÀ

Il lavoro di Benazzi e Vazzana ha permesso di classificare l'ominide come il primo esemplare a noi pervenuto di Australopithecus anamensis, la specie più antica di australopiteco e antenata di Lucy - che era un Australopithecus afarensis - con cui però convisse per circa 100.000 anni.

Determinante per la classificazione è stata l'analisi della mascella, molto pronunciata in avanti, le dimensioni del cervello (poco più grandi di quello di un comune scimpanzé) e la conformazione del dente canino.

Le caratteristiche di questo prozio di Lucy - un vero miscuglio di tratti arcaici e peculiarità abbastanza "moderne" - rappresentano un "ponte" evolutivo tra gli australopitechi vissuti tra i 2 e i 3 milioni di anni fa e le specie molto più antiche come gli ardipitechi o Sahelanthropus.