Nostro Figlio

FocusJunior.it

FocusJunior.itNewsGerusalemme, riapre il “conservatorio della pace”

Gerusalemme, riapre il “conservatorio della pace”

Stampa
Gerusalemme, riapre il “conservatorio della pace”
Shutterstock

Riapre l'Istituto Magnificat dopo la chiusura per la guerra: la scuola di musica è frequentata da musulmani, ebrei e cristiani.

C’è un posto speciale nel cuore della Città Vecchia di Gerusalemme, proprio lì dove si racconta sia cresciuto Gesù: è il "conservatorio della pace”, l’Istituto Magnificat, un luogo dove studenti di tutte le confessioni possono studiare insieme. La scuola aveva chiuso i battenti dopo il 7 ottobre 2023, dopo l'inizio della guerra israelo-palestinese. Adesso, nonostante il conflitto sia ancora in corso, l'istituto riapre.

Un luogo di speranza e pace

A scriverlo è l’Ansa, che spiega come il conservatorio di fatto non abbia mai veramente smesso di operare. Passato lo spavento iniziale, la scuola di San Salvatore, nel quartiere cristiano di Gerusalemme, ha ripreso a funzionare regolarmente per i suoi duecento studenti: si tratta di ragazze e ragazzi di ogni credo, musulmani, ebrei e cristiani. Un luogo che quindi non è solo cultura e apprendimento, ma anche speranza per un mondo di pace dove più confessioni possano convivere senza più guerre.

Andare avanti nonostante la paura

Non tutti le e gli studenti possono riprendere a frequentare le lezioni di persona: alcuni di loro, abitando in zone come Gerusalemme Est o il Monte degli Ulivi, sono ancora esposti a scontri e per questo seguono i corsi online. Un compromesso che però per il momento è la migliore soluzione trovata: il giorno dell’apertura è stato infatti il momento più difficile, come testimonia Lucia D’Anna Frej, varesotta d’origine e insegnante di violoncello e supervisore artistico per la scuola: “I ragazzi erano spaventati, confusi, parlavano solo della situazione, dei missili, non riuscivano a concentrarsi".

Niente politica nel conservatorio

Come spiega ancora D’Anna, è stato importante ribadire a chi frequenta il conservatorio che quello non è un posto per fare politica. Il direttore della scuola, Alberto Joan Pari, anche lui di origini italiane, ha spiegato che la volontà di riaprire è legata a quella di far vivere qualche momento di bellezza alle ragazze e ai ragazzi, nonostante quel che stava e sta succedendo.

Per chi è più grande è difficile non prendere posizione e non parlare di politica, ma il maestro d’orchestra Igor Frur, israeliano, è stato chiaro: la scuola deve continuare a essere un luogo di pace. E tutti l’hanno capito, tornando a esercitarsi ai propri strumenti come prima del 7 ottobre.

Nel Magnificat di Gerusalemme oggi convivono ragazze e ragazzi ebrei e palestinesi. Un messaggio di pace e amore che dovrebbe raggiungere tutti.

CATEGORY: 1