Tra poche settimane ricomincia la scuola. Il primo giorno di scuola risveglia sentimenti spesso contrastanti, tra la voglia di prolungare ancora le vacanze (che, diciamocelo, non bastano mai!) e il desiderio di rivedere i compagni e riprendere tutte quelle attività che interrompono i momenti di noia tipici dell'estate. Quest'anno, poi, ha alimentato la discussione la proposta di rimandare il back to school a ottobre per non dover entrare in classe mentre le temperature sono ancora elevate. Per il momento, però, la proposta non è stata accettata e il calendario scolastico 2024/2025 non ha subito modifiche. In quasi tutta Italia infatti le scuole ricominceranno tra l'11 e il 16 di settembre 2024. Vediamo però nel dettaglio quando inizia la scuola regione per regione:
Dando un'occhiata alle date di inizio nelle diverse regioni potresti esserti chiesto come mai il primo giorno di scuola non sia uguale per tutti. Devi sapere che l'istruzione è "materia di legislazione concorrente tra Stato e Regioni", come recita il Titolo V della nostra Costituzione.
In parole più semplici, significa che il Ministero dell'Istruzione stabilisce alcuni criteri generali che devono essere rispettati, come la durata minima dell'anno scolastico che di solito è di 200 giorni, e il periodo di inizio e di fine delle lezioni. Ma è una specie di cornice nella quale poi le Regioni potranno inserire il quadro completo, cioè il giorno preciso dell'entrata in classe e quello dell'ultima campanella. Il calendario scolastico può così essere adattato alle specificità regionali, ad esempio le festività locali.
E non è finita qui. Devi sapere che in Italia esiste il Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche del 1999 secondo cui ogni istituto è libero di elaborare la propria offerta formativa e di stabilire un proprio calendario che deve essere in accordo con quello della regione e del Ministero dell'Istruzione. Per questo motivo, è possibile che nella stessa città il primo giorno di scuola sia leggermente diverso da istituto a istituto.
FONTI: governo.it; Ministero dell'Istruzione;