Sarà una specie di Stazione Spaziale Internazionale sottomarina, dotata di laboratori all'avanguardia e in grado di ospitare per lunghi periodi nutriti team di "cervelloni" che potranno dedicarsi ai più innovativi programmi di ricerca: è questa l'ambiziosa idea dietro Proteus, la base scientifica subacquea che nei prossimi anni verrà realizzata dall'associazione no-profit Fabien Cousteau Ocean Learninc Center, da tempo in prima linea nello studio e la tutela dell'ambiente marino.
UNA VISIONE "FANTASCIENTIFICA"
Padre dell'intero progetto è infatti lo stesso Fabien Cousteau - nipote del celebre esploratore oceanico degli anni '60 Jacques Cousteau - il quale ha raccolto l'eredità di famiglia imbarcandosi in un'autentica impresa da pioniere.
La base Proteus infatti sarà un'avveniristica piattaforma di circa 380 mq comprensivi di laboratori attrezzati con le più moderne tecnologie, aree abitative capaci di ospitare fino a 12 persone per oltre un mese, una piscina che consentirà ai sub di raggiungere il fondale oceanico, centri medici, una piccola palestra e persino una serra dove coltivare piante, frutta e verdura. La struttura sarà costruita su due piani e molti dei comparti che la formeranno potranno essere interscambiati o addirittura staccati per adattarsi alle diverse esigenze del momento. Dopotutto il nome della piattaforma si rifà al mitologico dio Proteo, la cui specialità era quella di poter assumer qualsiasi forma volesse!
Ovviamente, trattandosi di un progetto green, l'alimentazione della piattaforma sarà affidata all'energia del sole e delle onde.
RISORSE E OBIETTIVI
Proteus verrò costruito a circa 18 metri di profondità di profondità al largo dell'isola di Curaçao, nel Mar dei Caraibi, e la sua realizzazione richiederà, secondo le stime, almeno tre anni e un investimento di quasi 135 milioni di dollari. Una bella cifra, ma che Fabien Cousteau conta di riuscire a raggiungere grazie a numerosi investitori che hanno già deciso di puntare sul progetto.
La fantascientifica base subacquea infatti potrebbe rappresentare un punto di svolta non solo nel campo della documentazione e ricerca oceanografica, ma in tanti altri numerosi settori: dalla scoperta di nuovi vaccini alla messa a punto di fonti d'energia alternative, dallo studio del cambiamento climatico alla ricerca genetica, passando per lo sviluppo di strategia alimentari più sostenibili.
Per realizzare tutto ciò, Proteus sarà quindi accessibile non solo di enti governativi, ma anche d'iniziative e studi proposti da privati. Insomma, la base sarà a disposizione del miglioramento e della conoscenza per tutta la comunità internazionale.