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Privacy, come proteggere i dati personali

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Privacy, come proteggere i dati personali
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È vero che la Internet e le app ci rubano le password? Come possiamo proteggere la nostra privacy online? Bastano alcuni semplici accorgimenti per navigare in Rete in tutta sicurezza.

Dove vanno a finire i nostri dati ogni volta che guardiamo video su YouTube, consultiamo siti, scarichiamo app o usiamo i social?

Come li possiamo proteggere visto che sono molto importanti?

Ecco 15 regole per non commettere errori

 

  1. Evita di pubblicare sul web informazioni che possono rivelare come ti chiami, dove abiti, quanti anni hai.
  2. Se hai un profilo social, rendilo sicuro. Come? Imposta la visibilità ai soli amici e non agli estranei, utilizza un nickname (soprannome) ed evita che la tua e-mail abbia riferimenti al tuo nome e cognome reali.
  3. Una password per ogni account. Se ti iscrivi a un sito o a una app, inventa ogni volta una password diversa e fantasiosa.
  4. Pensa sempre prima di postare: voglio che quel contenuto resti online magari per anni? Una volta pubblicato, ne perdi il controllo e potrebbe essere difficile far sparire dal web quella foto o quel video.
  5. Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te. Se amici o parenti ti chiedono di non pubblicare una loro foto o un video, rispetta la loro volontà. In alternativa, puoi rendere irriconoscibile il viso, per esempio con una emoticon.
  6. Se ricevi un messaggio strano, non cliccarlo, anche se lo manda un amico. Potrebbe infatti essere un messaggio di phishing, cioè di un truffatore che vuole “prenderti” i dati. Scrivi al tuo amico in privato per sapere se ti ha mandato qualcosa.
  7. Se posti qualcosa non è necessario che tu aggiunga il luogo. Nel senso: non c’è alcun motivo per fare sapere a tutti dove ti trovi
  8. Non utilizzare reti wi-fi accessibili senza password. Un hacker potrebbe approfittarne per rubare i tuoi dati. Infatti le connessioni non protette possono rendere pc, smartphone e tablet esposti a virus, software malevoli o intrusioni esterne da parte di malintenzionati.
  9. Non fare mai acquisti on line o in-app con la carta di credito dei tuoi genitori. Potresti mettere inutilmente a rischio le finanze di casa (e di sicuro non è quello che vuoi).
  10. Rimani al passo. Quando sui tuoi dispositivi (smartphone, tablet o computer) è disponibile un aggiornamento di sicurezza, scaricalo subito e non rimandare a un momento successivo.
  11. Non lasciare aperti profili social che non usi più: potrebbero essere hackerati o utilizzati per accedere agli altri tuoi account.

    QUESTI QUATTRO PUNTI LEGGILI CON I TUOI GENITORI

  12. Quando hai dubbi sull’utilizzo dello smartphone o del pc, chiedi a loro. E non mentire sull’età: in Italia per iscriversi a un social network bisogna aver compiuto 14 anni. Per i minori di 14 serve il consenso dei genitori.
  13. L’informativa sui cookies e sulla privacy che trovi sui siti e sulle app è un testo lungo e complicato da capire anche per gli adulti. Quindi, cerca di stabilire con i tuoi genitori o un adulto di fiducia (per esempio, l’insegnante) quali sono i dati che siete disposti a lasciare. Sappi che oltre all’opzione “accettam tutto”, ce ne sono altre due: puoi scegliere di non fornire i tuoi dati del tutto (opzione: rifiuta tutto) o solo quelli che scegli tu (quelli indispensabili).
  14. I dati personali appartengono a una persona e non sono di chiunque. In qualunque momento è possibile chiedere a un sito o un social quali dati sono in suo possesso e pretenderne la modifica, la cancellazione, la limitazione del trattamento, la portabilità dei dati personali o opporsi al trattamento dei dati personali.
  15. E se qualcosa andasse comunque storto? Anche se ti sembra di aver fatto la figura dello stupido, non stare zitto. Sai una cosa? I bulli e i malintenzionati contano proprio su quello: il tuo silenzio. Eh no! Coraggio, pensa che raccontando la tua storia a un adulto di fiducia aiuterai anche altre persone. Puoi anche scrivere al Garante per la protezione dei dati personali: leggi il box sotto

Che cosa garantisce questo Garante? E soprattutto chi è?

Il Garante per la protezione dei dati personali, noto anche come Garante della privacy, è un’autorità indipendente istituita nel 1996 per tutelare i nostri diritti di cittadini nel trattamento dei dati personali. Ha sede a Roma.

Nel box sotto scoprirai che ci sono casi in cui possiamo scrivergli direttamente.

 

Sei vittima di cyberbullismo?

Per legge, i minori possono chiedere l’oscuramento, la rimozione o il blocco di contenuti che li riguardano.

  • Hai più di 14 anni? Puoi inviare la richiesta direttamente al titolare del trattamento (lo trovi nell’informativa sulla privacy del sito) o al gestore del sito internet o del social media.
  • Hai meno di 14 anni? La richiesta dovrà essere inviata da uno dei tuoi genitori. In entrambi i casi, il titolare o il gestore del sito o social hanno 24 ore di tempo per rispondere alla richiesta e 48 ore per agire. Se non rispondono e non si attivano per risolvere il problema, o se non sei stato in grado di trovare chi è il titolare del sito, puoi rivolgerti al Garante della protezione dei dati che interviene entro 48 ore da quando lo contatti. Sul sito del Garante www.gpdp.it è disponibile un modulo da compilare e inviare alla casella cyberbullismo@gpdp.it.
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