Dove vanno a finire i nostri dati ogni volta che guardiamo video su YouTube, consultiamo siti, scarichiamo app o usiamo i social?
Come li possiamo proteggere visto che sono molto importanti?
Ecco 15 regole per non commettere errori
- Evita di pubblicare sul web informazioni che possono rivelare come ti chiami, dove abiti, quanti anni hai.
- Se hai un profilo social, rendilo sicuro. Come? Imposta la visibilità ai soli amici e non agli estranei, utilizza un nickname (soprannome) ed evita che la tua e-mail abbia riferimenti al tuo nome e cognome reali.
- Una password per ogni account. Se ti iscrivi a un sito o a una app, inventa ogni volta una password diversa e fantasiosa.
- Pensa sempre prima di postare: voglio che quel contenuto resti online magari per anni? Una volta pubblicato, ne perdi il controllo e potrebbe essere difficile far sparire dal web quella foto o quel video.
- Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te. Se amici o parenti ti chiedono di non pubblicare una loro foto o un video, rispetta la loro volontà. In alternativa, puoi rendere irriconoscibile il viso, per esempio con una emoticon.
- Se ricevi un messaggio strano, non cliccarlo, anche se lo manda un amico. Potrebbe infatti essere un messaggio di phishing, cioè di un truffatore che vuole “prenderti” i dati. Scrivi al tuo amico in privato per sapere se ti ha mandato qualcosa.
- Se posti qualcosa non è necessario che tu aggiunga il luogo. Nel senso: non c’è alcun motivo per fare sapere a tutti dove ti trovi
- Non utilizzare reti wi-fi accessibili senza password. Un hacker potrebbe approfittarne per rubare i tuoi dati. Infatti le connessioni non protette possono rendere pc, smartphone e tablet esposti a virus, software malevoli o intrusioni esterne da parte di malintenzionati.
- Non fare mai acquisti on line o in-app con la carta di credito dei tuoi genitori. Potresti mettere inutilmente a rischio le finanze di casa (e di sicuro non è quello che vuoi).
- Rimani al passo. Quando sui tuoi dispositivi (smartphone, tablet o computer) è disponibile un aggiornamento di sicurezza, scaricalo subito e non rimandare a un momento successivo.
- Non lasciare aperti profili social che non usi più: potrebbero essere hackerati o utilizzati per accedere agli altri tuoi account.
QUESTI QUATTRO PUNTI LEGGILI CON I TUOI GENITORI
- Quando hai dubbi sull’utilizzo dello smartphone o del pc, chiedi a loro. E non mentire sull’età: in Italia per iscriversi a un social network bisogna aver compiuto 14 anni. Per i minori di 14 serve il consenso dei genitori.
- L’informativa sui cookies e sulla privacy che trovi sui siti e sulle app è un testo lungo e complicato da capire anche per gli adulti. Quindi, cerca di stabilire con i tuoi genitori o un adulto di fiducia (per esempio, l’insegnante) quali sono i dati che siete disposti a lasciare. Sappi che oltre all’opzione “accettam tutto”, ce ne sono altre due: puoi scegliere di non fornire i tuoi dati del tutto (opzione: rifiuta tutto) o solo quelli che scegli tu (quelli indispensabili).
- I dati personali appartengono a una persona e non sono di chiunque. In qualunque momento è possibile chiedere a un sito o un social quali dati sono in suo possesso e pretenderne la modifica, la cancellazione, la limitazione del trattamento, la portabilità dei dati personali o opporsi al trattamento dei dati personali.
- E se qualcosa andasse comunque storto? Anche se ti sembra di aver fatto la figura dello stupido, non stare zitto. Sai una cosa? I bulli e i malintenzionati contano proprio su quello: il tuo silenzio. Eh no! Coraggio, pensa che raccontando la tua storia a un adulto di fiducia aiuterai anche altre persone. Puoi anche scrivere al Garante per la protezione dei dati personali: leggi il box sotto
Che cosa garantisce questo Garante? E soprattutto chi è?
Il Garante per la protezione dei dati personali, noto anche come Garante della privacy, è un’autorità indipendente istituita nel 1996 per tutelare i nostri diritti di cittadini nel trattamento dei dati personali. Ha sede a Roma.
Nel box sotto scoprirai che ci sono casi in cui possiamo scrivergli direttamente.
Sei vittima di cyberbullismo?
Per legge, i minori possono chiedere l’oscuramento, la rimozione o il blocco di contenuti che li riguardano.
- Hai più di 14 anni? Puoi inviare la richiesta direttamente al titolare del trattamento (lo trovi nell’informativa sulla privacy del sito) o al gestore del sito internet o del social media.
- Hai meno di 14 anni? La richiesta dovrà essere inviata da uno dei tuoi genitori. In entrambi i casi, il titolare o il gestore del sito o social hanno 24 ore di tempo per rispondere alla richiesta e 48 ore per agire. Se non rispondono e non si attivano per risolvere il problema, o se non sei stato in grado di trovare chi è il titolare del sito, puoi rivolgerti al Garante della protezione dei dati che interviene entro 48 ore da quando lo contatti. Sul sito del Garante www.gpdp.it è disponibile un modulo da compilare e inviare alla casella cyberbullismo@gpdp.it.