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Pop it: che cosa c’è dietro al gioco del momento

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Pop it: che cosa c’è dietro al gioco del momento
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Ideato a Tel Aviv negli anni Settanta da un ex compagno di classe di Anne Franck, ha raggiunto il successo grazie a un'azienda canadese e ora è diventato un fenomeno social. Tutto quello che c'è da sapere sul gioco con le bolle.

È il gioco antistress dell'estate 2021. Spopola nelle spiagge e sui social. È il Pop It: un disco di silicone con sopra delle bolle da schiacciare. Un po' come la carta pluriball, quella che avvolge i pacchi fragili, solo che le bolle non esplodono, ma finiscono dall'altro lato, quindi basta girarlo e si ricomincia a giocare.

CHI L'HA INVENTATO?

Colorato, dalle forme più curiose e soprattutto social... Ma se pensate che sia stato inventato da qualche giovane influencer, vi sbagliate. 

Siamo nella Tel Aviv (Israele) degli anni Settanta quando Theo Coster e sua moglie Ora hanno l'intuizione (forse dovuta a un sogno) di creare un gioco fatto di bolle da schiacciare. Theo Coster ha alle spalle una storia drammatica, segnata dalla guerra: compagno di classe di Anne Frank e anche lui ebreo, fu costretto a nascondersi per sfuggire alle persecuzioni naziste. Per fortuna, riuscì a salvarsi e alla fine della guerra si trasferì in Israele. Qui insieme alla moglie fondò una fiorente società di giocattoli: la Theora Design (sono loro i creatori di  "Indovina chi", ma anche di tanti altri giochi famosi).

Tornando alla nostra storia, la coppia non riuscì a convincere nessun produttore della validità del gioco con le bolle. Ma dopo trent'anni il progetto da Israele arrivò in Canada e precisamente sulla scrivania di David Capon, Ceo della FoxMind, un'azienda specializzata in giochi educativi. Capon intuì che quel prototipo aveva delle potenzialità per sviluppare nei bambini abilità logico matematiche e manuali. Così, dopo alcune revisioni, la FoxMind lanciò  nel 2013 la prima versione circolare e nel 2014 quella rettangolare. Poi il gioco di grande successo "Last mouse Lost". E infine il nuovo brand: Pop It.

COME FUNZIONA?

L'idea originaria è quella di un gioco matematico. Infatti ha delle regole: a turno il giocatore deve far scoppiare le bolle di una riga. Perde chi fa scoppiare l'ultima bolla.

Ma il fatto di usare le dita per spingere questi "bottoncini" è anche un ottimo aiuto per sviluppare la motricità fine dei più piccoli. Inoltre è un vero e proprio fidget toys, cioè uno di quei giocattoli pensati per chi non riesce a star fermo con le mani e per esempio passa il tempo a giocherellare con la penna o la gomma. Oggetti di questo tipo vengono usati da tempo per scopi terapeutici con quei bambini e ragazzi che hanno difficoltà di concentrazione.

Oggi però su Tik Tok e You Tube si possono vedere usi ben più creativi, ad esempio c'è chi lo usa per cucinare una frittata e chi per congelare l'acqua, ed è persino nato l'l'hastag #popitchallenge in cui ci si sfida a colpi di bolle!

IL FENOMENO?

Il boom del Pop It  ha raggiunto più di 3,3 miliardi di visualizzazioni su Tik Tok. La produzione ha visto un incremento senza precedenti: sul mercato, oltre al gioco originario, sono uscite innumerevoli imitazioni, modelli di diverse marche e ovviamente non sono mancate le contraffazioni (magari realizzate con materiale scadente, il vero Pop It deve essere in silicone al 100%).

Insomma, il Pop It è diventato un accessorio indispensabile per gli adolescenti di tutto il mondo.
Niente di nuovo: vi ricordate gli spinner del 2017 ? Gadget nati anche loro come fidget toys e che per alcuni mesi hanno invaso negozi, edicole per finire ad ammassarsi nelle camerette sotto centimetri di polvere e  poi sparire nel nulla, anzi non proprio nel nulla... ma ad aggiungersi ai milioni di rifiuti che produciamo noi umani ogni giorno. Comunque tranquilli, se vi è venuta l'ansia nel pensare all'ambiente sommerso da quintali di spazzatura, a farvi passare questo stress ci penserà il prossimo fidget toys!

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