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Pinguini Tattici Nucleari: li abbiamo intervistati!

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Pinguini Tattici Nucleari: li abbiamo intervistati!
Barbara Francesconi

La band di Bergamo è composta da sei elementi e tutti insieme hanno una carica davvero... atomica!

Eccoli tutti insieme i Pinguini Tattici Nucleari. Li abbiamo intervistati un paio di anni fa e già allora è stata proprio dura riunire, lo stesso giorno, Riccardo Zanotti, Nicola Buttafuoco, Lorenzo Pasini, Simone Pagani, Matteo Locati ed Elio Biffi.

Loro sono i Pinguini Tattici Nucleari, una delle band più amate del momento, ma oltre a suonare fanno tantissime altre cose. Per esempio Elio Biffi, appassionato di zoologia fantastica, ci ha confidato di essere impegnato a teatro nella lettura de Il libro degli esseri immaginari di Jorge Luis Borges. E tutti insieme, durante il Festival di Sanremo, hanno adottato tramite il Wwf Italia un centinaio di pinguini imperatore (in Antartide) come regalo simbolico per i colleghi cantanti. Un gesto importante per proteggere una specie a rischio di estinzione!

Ecco che cosa ci hanno raccontato i Pinguini Tattici Nucleari

Pinguini Tattici Nucleari è il nome di una birra inglese. Avete mai pensato che chiamarvi così potesse essere imbarazzante?
Riccardo: «Hai ragione, è una birra altamente alcolica. E a ripensarci, forse è un nome un po’ imbarazzante... Per fortuna il disagio è diviso in sei».

Quale personaggio storico vorreste essere?
Ric: «Camillo Benso, conte di Cavour, perché era un uomo coltissimo e uno stratega incredibile». Nicola: «Cristoforo Colombo». Simone: «Un personaggio estremo come Gesù o san Francesco…». Matteo: «Ghandi, per lo spirito pacifico». Elio: «Giuseppe Garibaldi». Lorenzo: «Ghandi».

Qual è l’esperienza più strana che avete vissuto?
Nicola: «Appena finite le superiori cercavo lavoro come musicista, e un ragazzo mi ha chiesto di far da spalla alla sua band. Erano i Red Hot Chili Peppers! Di colpo mi sono ritrovato nel mezzo di un tour mondiale. Immagina la faccia di mia mamma...». Simone: «Sembro una persona seria, ma ho sempre la testa per aria. Una volta a Venezia dopo un concerto siamo tornati in hotel e mi sono accorto che tenevo ancora in mano... il leggio per gli spartiti!»

Chi di voi è stato il primo a scrivere una canzone?
Riccardo: «Credo io... Avevo 7 anni, e il brano si intitolava Voglio l’affetto di Black. Black era il cane dei vicini. Volevo tantissimo un cucciolo, e ho pensato che così i miei genitori l’avrebbero capito. Così è stato, e ho avuto il mio cane».

Qual è il vostro animale preferito?
Elio: «Abbiamo una grande passione per gli insetti stecco. Sono interessanti perché molte specie sono partenogenetiche, cioè lo sviluppo dell’uovo avviene senza che sia stato fecondato e solo 1 insetto ogni 1.000 è maschio».