Dei piccoli pesci robot, sono stati progettati dagli scienziati per “mangiare” la plastica dagli oceani. Nonostante le loro piccole dimensioni, misurano solo 1,3 centimetri di lunghezza, sono velocissimi!
Possono percorrere fino a 10 centimetri in meno di 4 secondi. Una velocità simile a quella con cui il plancton si sposta nell’acqua in movimento, e ripulire il mare dalla microplastica che galleggia o che si trova nei fondali.
Sono miliardi di minuscole particelle di plastica che si frammentano dagli oggetti di plastica più grandi usati comunemente ogni giorno come per esempio le bottiglie d’acqua, gli pneumatici per auto e l’abbigliamento sintetico. Purtroppo la microplastica è uno dei maggiori problemi ambientali del nostro secolo perché una volta dispersa nell’ambiente, è molto difficile da eliminare. È talmente piccola che penetra ovunque: nell’acqua potabile, nei prodotti alimentari e nel cibo, danneggiando l’ambiente, gli animali e la salute umana.
Pensa, gli scienziati, in una rilevazione del 2020, hanno trovato fino a 1,9 milioni di pezzi di microplastica in un’area di appena un metro quadrato di fondale nel Mar Tirreno.
Un recente studio rivela che le microplastiche vengono trasportate e scaricate sul fondo dell’oceano dalle correnti marine profonde.
«È di grande importanza sviluppare un robot per raccogliere e campionare accuratamente le microplastiche dannose per l’ambiente acquatico», ha affermato Yuyan Wang, ricercatore presso il Polymer Research Institute dell’Università di Sichuan, in Cina, e uno degli autori principali dello studio. La nuova invenzione del suo team è descritta in un documento di ricerca sulla rivista Nano Letters. Questi piccoli pesci robot che “mangiano” le microplastiche che incontrano nell’acqua sono una soluzione innovativa. Il minuscolo pesce robot riesce ad attaccarsi alle microplastiche che galleggiano nell’acqua e autoripararsi se si dovesse danneggiare durante la sua “spedizione”.
I pesci robot robot sono costruiti con un materiale molto resistente simile alla madreperla che si trova all’interno delle delle conchiglie. Secondo gli scienziati questo li ha resi più elastici, flessibili e sono in grado persino di recuperare fino a 5 kg di peso. Ancora più importante, il pesce robot può assorbire frammenti di microplastica che fluttuano nelle vicinanze perché i coloranti, gli antibiotici e i metalli pesanti che le compongono vengono attratti dai materiali con cui è realizzato il pesce bionico.
Certo, questo è solo l’inizio della sperimentazione, Yuyan Wang afferma che è necessario più lavoro per vedere dei risultati tangibili.
This post was last modified on 12 luglio 2022 19:27
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