Immagina le avventure di Luke Skywalker, la principessa Leila, Han Solo e Chewbecca, i protagonisti di Star Wars, narrate in lingua anishinaabemowin.
L'anishinaabemowin è una delle lingue che parlano i nativi americani, precisamente gli Ojibwe. Tra le lingue indigene è una delle più diffuse. È concentrata soprattutto negli stati del Manitoba, dell'Ontario e del Minnesota, con circa 320.000 persone che lo parlano. Il progetto che ha coinvolto l'Università di Manitoba e il Dakota Ojibwe Tribal Council, in collaborazione con Disney e Lucasfilm, è nato per preservare questa lingua, affinché non vada perduta con le nuove generazioni.
Vuoi un esempio? La frase "che la forza sia con te" verrà tradotta così "Gi-ga-miinigoz Mamaandaawiziwin". Una curiosità: da quando è uscito nei cinema il primo film, Una nuova speranza, nel 1977, tutti quelli della saga di Star Wars sono stati tradotti in oltre 50 lingue.
Non è la prima volta che un film della popolare saga venga tradotto in una lingua dei nativi americani. Patricia Ningewance, professoressa presso l'Università di Manitoba, facendo delle ricerche, ha ricordato che il film Una nuova speranza era stato precedentemente tradotto nella lingua Navajo.
Dal suo debutto nel 1977, Star Wars si è trasformato in un fenomeno globale di cultura popolare. Secondo uno studio dell'Università di Tecnologia di Chemnitz, in Germania, guidato dalla professoressa Christina Sanchez-Stockhammer, le parole e le farsi presenti nei film come Yoda, Jedi, Padawan, spada laser e "lato oscuro", sono entrate nel linguaggio comune. Questo indica quanto sia dilagante l'influenza della saga sulle persone. La Sanchez-Stockhammer, sottolinea, inoltre, che alcuni termini citati in Star Wars sono stati inclusi niente di meno che nell'Oxford English Dictionary.
Star Wars ha talmente "contagiato" il linguaggio quotidiano, che anche la politica Nancy Pelosi, Speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, accusava l'ex presidente Trump di avere un "lato oscuro".