Esiste uno strumento che assomiglia ad un navicella aliena? Sì, è l’handpan e se non lo avete mai sentito suonare, sappiate che le sue armonie sono uniche e davvero rilassanti.
CHE FORMA HA?
L’handpan ha una forma circolare ed è composto da due cupole poste una sopra l’altra. Le due “pance” sono opposte e, quella superiore (quella che si suona), è caratterizzata da altri punti concavi (delle “buchette verso l’interno) e rotondi il cui numero può variare da 7, 8, 9 o più; una cupola più grande rivolta verso l’esterno è posta al centro. Lo strumento è costruito con una lamiera metallica arricchita con nitrogeno; tale lega è stata brevettata dai costruttori con il nome di Pang.
L’handpan originale ha un diametro di 53 cm, un’altezza di 25 cm e pesa circa 4 kg, ma oggi in circolazione se ne trovano di più piccoli e anche di più grandi.
CHI L'HA INVENTATO?
La costruzione dell’handpan si deve a due artigiani svizzeri di Berna, Felix Rohner e Sabina Schärer, che nel 2000 assemblarono lo strumento musicale. Il primo nome fu Hang che in dialetto bernese significa "mano", infatti si tratta di una percussione che trae ispirazione da strumenti come lo Steel Drum (originario di Trinidad, nei Caraibi ottenuto da vecchi bidoni metallici modificati con delle cavità), il Gatham e l’Udu (percussioni a forma di vaso in terracotta o ceramica, il primo indiano, il secondo nigeriano), il Gong (avete presente quell’enorme piatto appeso a delle corde che, colpito con una bacchetta emette quella lunga e greve vibrazione?), le Tabla (percussioni indiane formate da due contenitori diversi che producono suoni distinti).
Il nuovo handpan non ci mise molto ad essere conosciuto: dopo essere stato perfezionato, nel 2001 fu presentato alla fiera musicale di Francoforte. Fu così apprezzato che cominciò ad essere venduto in tutto il Mondo: le richieste furono talmente tante che la ditta dei due inventori, la PanArt, non poteva soddisfare tutte le richieste; così aziende di strumenti musicali costruirono gli handpan a cui dettero nomi diversi: Halo in America, Bells in Spagna, Space Drum in Francia, Balistell in Indonesia, Disco Armonico in Italia, Innersound e Caisa in Germania, SPB in Russia e molti altri ancora.
Il nome “Handpan”, oggi comunemente utilizzato, fu dato dalla ditta Pantheon, dove hand sta per mano e pan per padella.
COME SI SUONA?
L’hang si suona con le mani, solitamente seduti a terra con le gambe incrociate e lo strumento tra le ginocchia oppure lo si poggia su dei supporti se si vuole stare seduti su un panchetto. Con una certa esperienza e qualche lezione, si impara ad usare le dita – principalmente l’indice e il medio - per “toccare” l’handpan.
La cosa curiosa è che la vibrazione avviene “in levare”, ossia ritraendo la falange, non appoggiandola. Col tempo, grazie all’esercizio, riusciremo ad utilizzare tutte le dita, pollice compreso, sperimentando le diverse sonorità. Esistono, infatti, molteplici accordature (regolazione dello strumento affinché sia perfettamente intonato) a seconda della grandezza e dei materiali utilizzati; in Italia prendono nome di Campane, negli USA di Aureola, in Germania di Cassa, in Israele di Pantam. Ciò che è comune in tutto il Mondo è la sensazione di benessere che questa musica provoca, tanto da svolgere persino un’azione terapeutica.
QUALI NOTE TOCCA L'HANDPAN?
La bellezza di questo strumento sta nel poter essere suonato, in pochissimo spazio e senza disturbare, da chiunque: musicisti, bambini, non vedenti.
Solitamente l’accordatura è in Re minore e le note sono disposte nelle cavità circolari secondo uno schema, dalla più alta alla più bassa ma ogni handpan, così come ogni suonatore, ha un’identità propria. Nonostante le note e le scale siano ben studiate per permettere infinite melodie, basterà un buon orecchio e un po’ di ritmo per suonare qualcosa di piacevole e rilassante, prodotto dall’armonia metallica dell’hang. Oggi esistono numerosi festival, video, tutorial per poter ascoltare ed imparare l’handpan: la magia prodotta dal suo suono arriva, dolce e forte, tanto nella testa quanto nell’anima.