Lo scorso 7 febbraio a Los Angeles, durante la partita tra i Lakers e gli Oklahoma City Thunder, LeBron James ha battuto uno dei record più longevi e prestigiosi della storia del basket professionistico della NBA (acronimo di National Basketball Association, ossia Associazione Nazionale di Pallacanestro).
Il precedente record di punti segnati apparteneva dal 1984 (da quasi 40 anni!) a Kareem Abdul Jabbar. LeBron James è riuscito a segnare il punto numero 38.388 (uno in più di Jabbar) e la partita si è fermata per celebrare questo momento storico. Jabbar, ora noto giornalista e scrittore, ultrasettantenne, era lì a vedere la partita, e quando James ha segnato il canestro del sorpasso, lui è entrato in campo e lo ha abbracciato. In un bellissimo passaggio di testimone gli ha consegnato tra le mani un pallone da basket.
Nato nella piccola città di Akron, in Ohio, negli Usa, il 30 dicembre 1984, LeBron Raymone James è cresciuto in una situazione di estrema povertà, solo con la madre Gloria e senza mai conoscere il padre e senza fissa dimora dai 3 agli 11 anni di età. Da piccolo ha subito molti atti di bullismo dai suoi coetanei. Nonostante ciò, è sempre stato in possesso di una forza caratteriale incredibile fin da piccolino ed è riuscito ad affermarsi nella pallacanestro, entrando tra i professionisti del basket americano a soli 18 anni. Una carriera già lunghissima (adesso ha 38 anni, ed è al suo ventesimo anno nella NBA), in cui ha potuto donare centinaia di milioni di dollari ai ragazzi di colore americani per la costruzione di scuole e ospedali, per l’assegnazione di borse di studio e molto altro, fino a diventare la voce più importante dei neri americani in tutto il Paese, specie contro i soprusi tuttora esistenti da parte dei poliziotti bianchi nei confronti dei cittadini di colore. Ultimamente ha pagato il college a 2.300 ragazzi della sua città natale.
Nella sua carriera ha infranto quasi ogni record, vincendo 4 titoli NBA con tre squadre diverse (Miami Heat, Cleveland Cavaliers e Los Angeles Lakers). È stato per 4 volte miglior giocatore dell’anno, per decine di volte miglior giocatore del mese, due volte campione olimpico con la squadra nazionale americana. Alto 2 metri e 5 centimetri per circa 110 kg di peso, è capace di giocare in qualsiasi ruolo. Dotato di un’elevazione e di una forza fisica eccezionali, è anche un mostro della tecnica, tanto da segnare in qualsiasi modo e da qualsiasi posizione.
Ormai è ritenuto da molti, insieme a Micheal Jordan, il più grande giocatore di basket di tutti i tempi. Nonostante i suoi 38 anni, gioca ancora ad altissimi livelli ed è lontano dall’abbandonare l’attività. Prima di smettere, vuole giocare almeno un anno insieme a Bronnie, suo figlio, anch’egli dotato di talento nel basket, che adesso ha 18 anni e il prossimo anno, o al più tardi tra due, entrerà nella Nba.
LeBron James non è solo un grande realizzatore di canestri. È un grande passatore, un grande difensore, insomma un po’ tutto quello che un giocatore può sognare di essere.
Un mostro. O più semplicemente The King, “Il Re”, come viene chiamato, oppure “The chosen one”, ossia “Il prescelto”, soprannome che lo accompagna fin da quando aveva 18 anni e tutti lo consideravano già un predestinato per le doti che aveva fatto già vedere.
Sposato dal 2004 con Savannah Brinson (sua fidanzata fin dal liceo), ha tre figli: LeBron junior (Bronnie) nato nel 2004, Bryce Maximus nato nel 2007 e l’ultimogenita Zhuri, nata nel 2014.
Molti affermano che il suo futuro, dopo il basket, sarà in politica per difendere i diritti dei cittadini di colore. Molti addirittura lo vedono come un futuro presidente degli Stati Uniti. Quando fu eletto Barack Obama, il primo presidente di colore degli Stati Uniti, James fu il suo principale sostenitore durante la campagna elettorale, impegnandosi nel movimento “Black Lives Matter”. “Non starò mai zitto – ha detto in un’occasione – davanti alle ingiustizie sociali, così come non mi limiterò a parlare di sport.
Mi interesso della mia gente, di ingiustizie sociali, razzismo. Io sono parte della comunità. Sono consapevole che la mia voce sia molto potente e che rappresenti tante persone nel mondo, perciò continuerò ad occuparmi di argomenti come il razzismo e l’uguaglianza”.
In questo momento sta costruendo nel suo quartiere un modello per promuovere l’istruzione e l’assistenza sociale nel quartiere di Akron in cui è cresciuto. Una nuova scuola, tre edifici residenziali e un complesso sportivo e di intrattenimento.
Tutto eseguito nel nome della sicurezza ambientale, dell’efficienza energetica e dell’accessibilità economica, con progetti di formazione e lavoro per gli studenti.
FONTI: https://www.corrieredellosport.it/news/basket/nba/2023/02/09-103341986/lebron_james_un_alieno_col_fuoco_dentro_ma_jabbar_
https://www.treccani.it/enciclopedia/raymone-james-lebron
https://www.free-press.it/2021/03/09/come-lebron-james-utilizza-la-sua-influenza-per-migliorare-lo-sviluppo-della-comunità/
https://fb.watch/iBfR3d2Qtp/