Dizionario di italiano alla mano, provate a cercare le definizioni di queste parole: karen, bae, dissing, no cap. Non le trovate? È normale. Questo perché, sebbene l’Accademia della Crusca, l’istituzione che si occupa della nostra lingua fin dal 1585, si tenga in costante aggiornamento, il linguaggio parlato è in più rapido cambiamento e si arricchisce velocemente di nuovi modi di dire.
Oggi più che mai sono tantissime (e davvero strane!) le parole appena nate e già usate da molte persone. Derivano dall’inglese, oppure dal linguaggio dei video games, dei social e della musica rap. Alcune di queste compongono lo slang della Generazione Alpha, cioè dei nati dopo il 2010, di cui molti di voi fanno parte.
Bae - acronimo di Before Anyone Else, modo affettuoso per dirsi “ti voglio bene”
Based - autentico o coraggioso nel cambiare le cose
Brat - qualcosa o qualcuno di vistoso e appariscente
Cap - bugia, spesso sostituito nel massaggi social con l’emoji del cappellino blu
Chad - uomo attraente e popolare
Cringe - qualcosa di imbarazzante
Demure - qualcosa o qualcuno con uno stile sobrio ed elegante. È l’opposto di brat
Dissing - criticare aspramente. Spesso usato nei testi delle canzioni rap.
Ghostare - ignorare o interrompere improvvisamente i rapporti con qualcuno
Glow Up - cambiamento positivo nell’aspetto o nella sicurezza in sé
Karen - donna presuntuosa ed esigente. Deriva dall’omonimo personaggio del film Mean Girls.
L - fallimento
No cap - verità. Opposto di cap
NPC - qualcuno che si comporta in modo imprevedibile o senza personalità come un personaggio non protagonista dei video games.
Ratio - opinione sui social che ottiene più commenti che mi piace
Rizz - carisma, stile, fascino
Scialla - rilassarsi, calmarsi
Sigma - persona indipendente che sfida le norme sociali
Simp - qualcuno che si prende cura di qualcun altro
Shippare - sperare che due persone diventino una coppia
Slay - fare qualcosa molto bene
Sus - sospetto. È l’abbreviazione del termine inglese “suspicius”