News e curiosità

Giornata internazionale della lingua madre del 21 febbraio: cos’é?

Le lingue ufficiali del mondo sono 141, ma tra commistioni, dialetti e varianti locali sono circa 6.700 gli idiomi parlate sul nostro pianeta. Ciò rappresenta un tesoro preziosissimo perché le lingue non rappresentano solo un modo di comunicare, ma riflettono tradizioni, culture e forme di pensiero di un popolo. Per questo nel nel 1999 l’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite che tutela il patrimonio culturale mondiale, ha istituto la Giornata Internazionale della Lingua Madre, celebrata ogni anno il 21 febbraio.

A COSA SERVE LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA LINGUA MADRE?

La lingua madre – già la parola “madre” dovrebbe farci capirne l’importanza – è la lingua con la quale un individuo cresce, impara a comunicare a ragionare. Le diverse lingue, infatti, rispecchiano la cultura e i tanti modi differenti con cui ogni popolo intende il mondo che lo circonda.

Il tedesco, ad esempio, viene spesso chiamato la “lingua della filosofia” perché con singole parole riesce ad esprimere concetti complessi che in tante altre lingue (come l’italiano) devono essere tradotte con frasi intere. Feierabend, ad esempio, è una sola, semplice parola che significa il riposo dopo il lavoro quotidiano, che è ben diverso dalle nostre “ferie”.

La diversità linguistica nel mondo quindi è un valore immenso per l’umanità, tuttavia questo tesoro è in grave pericolo e un numero sempre più alto di lingue sta scomparendo. Come scrive lo stesso UNESCO,  «circa il 40% delle popolazioni non ha accesso all’istruzione nella lingua che parlano e di conseguenza le conoscenze e le culture tradizionali che si esprimono nelle lingue originali rischiano di non essere più trasmesse alle nuove generazioni». Da qui la necessità di iniziative come la Giornata Internazionale della Lingua Madre per tutelare l’unicità di ogni lingua o dialetto.

PERCHÈ IL 21 FEBBRAIO?

La scelta della data è simbolica: il 21 febbraio 1952, infatti, un gruppo di studenti bengalesi dell’Università di Dacca furono uccisi dalla polizia del Pakistan, che allora comprendeva anche il Bangladesh, nel corso di una protesta per il riconoscimento del bengalese come lingua ufficiale. Per quei ragazzi poter difendere la propria lingua era una cosa così importante da sacrificare perfino la propria vita!

LE MINORANZE LINGUISTICHE IN ITALIA

In Italia esistono tante comunità che, oltre all’italiano, parlano correntemente un’altra lingua: sono le cosiddette minoranze linguistiche, che però da noi sono tutelate per legge. Il nostro Paese infatti ha una lunga storia di mescolanze e unificazioni, pertanto diversi popoli con diverse culture si sono trovati accumunati da un unica bandiera, riuscendo però a mantenere il proprio modo di parlare, tanto che in quelle zone anche i cartelli stradali sono scritti in due lingue (italiano+lingua locale).

Ma quali sono queste lingue di minoranza?

  • Tedesco e sue varianti: parlato nelle aree alpine dell’Trentino Alto Adige (il Sud Tirolo). Lo stesso tedesco parlato a Bolzano però, è ad esempio abbastanza diverso da quello parlato in Austria o in Germania.
  • Francese e sue varianti: parlato in Val d’Aosto e alcune zone montane del Piemonte.
  • Albanese e sue varianti: può essere una sorpresa ma nell’Italia meridionale, tra Aruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia vi sono interi comuni abitati dagli Arbëreshë, cittadini italiani da generazioni e generazioni ma di origine albanese che hanno mantenuto la propria lingua. In tutto questi “Albenesi d’Italia” sono circa 100.000.
  • Greco e sue varianti: nel Salento e sull’Aspromonte esistono anche alcune comunità di parlanti greci.
  • Sloveno: nelle zone di confine del Friuli Venezia-Giulia molti cittadini hanno mantenuto il proprio dialetto slavo.

Meno numerose ma comunque presenti anche minoranze catalane (Sardegna) e croate (Molise).

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA LINGUA MADRE 2023

La 24a edizione della Giornata internazionale della lingua madre si concentrerà sul tema L’ educazione multilingue: una necessità per trasformare l’istruzione.

L’istruzione multilingue basata sulla lingua madre facilita l’accesso e l’inclusione nell’apprendimento per gruppi di popolazione che parlano lingue non dominanti, lingue di gruppi minoritari e lingue indigene. L’evento organizzato dall’UNESCO il 21 febbraio esplorerà e dibatterà sul potenziale del multilinguismo per trasformare l’istruzione da una prospettiva di apprendimento permanente e in diversi contesti. Le discussioni si baseranno sui seguenti tre temi interconnessi:

Rafforzare l’istruzione multilingue come una necessità per trasformare l’istruzione in contesti multilingue dall’educazione della prima infanzia e ben oltre;
Sostenere l’apprendimento attraverso l’istruzione multilingue e il multilinguismo nei nostri contesti globali in rapida evoluzione e in situazioni di crisi, compresi i contesti di emergenza;
Rivitalizzare le lingue che stanno scomparendo o sono minacciate di estinzione.

This post was last modified on 6 febbraio 2023 12:52

Share
Published by
Niccolò De Rosa

Recent Posts

Tabelline al contrario

Da solo o in squadra ecco qualche esercizio per allenarti con le tabelline!

29 settembre 2023

Focus Junior Days a IL CENTRO di Arese

Prosegue il progetto didattico, ludico, interattivo e di sperimentazione manuale dei Focus Junior Days organizzato…

29 settembre 2023

Uffa le tabelline!

Perché le tabelline sono così speciali? Per esempio perché ti aiutano a risparmiare tempo nei…

29 settembre 2023

Il giardino d’acqua: cos’è e perché ci piace tanto!

L'acqua è un elemento prezioso. Vediamo come utilizzarla in un giardino o anche sul balcone.

29 settembre 2023

Cos’è la Festa dei Nonni?

Il 2 ottobre si festeggiano i nostri nonni e le nostre nonne, veri angeli custodi…

29 settembre 2023

I codici segreti: numeri e lettere diventano custodi con il “gioco dei misteri”!

Cos'è un codice segreto? Come si realizza? Scoprilo e allenati a custodire i tuoi segreti…

29 settembre 2023
Loading