Luca Ceribelli ha vinto il Pokémon World Championships 2024, i campionati mondiali di Pokémon che si sono tenuti a Honolulu, capitale delle Hawaii. Ha 21 anni ed è il secondo italiano a guadagnarsi il titolo, dopo che l'impresa era riuscita ad Arash Ommati nel 2013. Ceribelli ha sconfitto sia la squadra americana sia la squadra giapponese, quest'ultima proprio durante la finale nella categoria Master, per giocatori con più di 17 anni.
I Pokémon sono un anime giapponese che ha appassionato intere generazioni, al punto da conquistarsi persino una giornata dedicata, il 27 febbraio. Sono nati nel 1996 da un'idea dell'autore di videogiochi Satoshi Tajiri e da allora la fama dei piccoli mostriciattoli da catturare e poi allenare per vincere delle battaglie si è diffusa in tutto il mondo. Tra la serie tv, i videogiochi e le carte a tema hanno dato vita a una community di fan molto affezionati, al punto da seguire ogni anno i mondiali organizzati dalla Pokémon Company fin dal 2004.
In modo simile al cartone animato e ai videogiochi, ai mondiali possono partecipare varie squadre suddivise per nazioni e inserite in diverse categorie. Ciascun allenatore loro schiera il proprio team di Pokémon e lo fa combattere contro quello dell'allenatore avversario. Chi vince si porta a casa 30mila euro di montepremi, proprio come è accaduto a Ceribelli lo scorso 18 e 19 agosto.
Luca partecipa alle competizioni fin dal 2017 e quasi subito si è affermato nel panorama italiano per poi partire alla conquista di quello mondiale. I suoi genitori lo hanno supportato durante questo percorso che a molti sarebbe sembrato superficiale o una perdita di tempo rispetto a scuola e università. Devi sapere, però, che Ceribelli non ha mai trascurato lo studio: «Ho un forte senso del dovere, sono sempre andato bene a scuola perché… è giusto così. Il patto con i miei è sempre stato questo. E non sono mai venuto meno, andare male a scuola è una cosa che non concepisco. Anche adesso. Appena tornato in Italia devo mettermi a scrivere la tesi: a fine ottobre mi laureo alla triennale in Fisica», ha raccontato al Corriere della Sera.
Per diventare un campione si è allenato ogni giorno, ma con la giusta moderazione: i video giochi e i giochi online possono anche creare dipendenza se non ci si dà prima delle regole da seguire. Se invece si sfruttano nel modo corretto, permettono di divertirsi e di conoscere nuovi amici, che magari vivono dall'altra parte del mondo.
Durante il mondiale, ha dormito assieme ad altri cinque suoi amici per risparmiare un po' sulle spese di viaggio: «Va bene, anzi benissimo così: sono stato con i miei amici e se ho vinto è anche grazie a questo».
Tra i suoi prossimi progetti c'è quello di prendersi una pausa. A volte, quando si deve correre molto per inseguire traguardi ambiziosi, è necessario fermarsi e riflettere su cosa si vuole fare ora che gli obiettivi sono stati raggiunti.
FONTE: The Official Pokémon YouTube channel