La magia del lampo, la voce del tuono, il grido delle tempeste, affascinano da sempre l’umanità. In passato se li spiegava come causati da dei arrabbiati (e irascibili!). I Greci avevano Zeus, i Romani Giove, per i Vichinghi era il furioso Thor, per i Giapponesi i fratelli Fujin e Raijin dei del vento e dei tuono. Ma con il passare del tempo la mitologia non ci bastava più, ora vogliamo sapere. E alcuni tra i più curiosi (e coraggiosi!) dedicano la propria vita a inseguire tornado e nubifragi, sfidando venti di tempesta e grandinate infernali. In parte studiosi e in parte amanti del rischio, sono i cacciatori di temporali.
Reed Timmer ha solo 43 anni, ma è uno dei cacciatori di temporali più famosi al mondo. Le sue imprese sono state raccontate da Discovery Channel, con il programma Storm Chaser. Poi, dal suo sito internet TVNWeather.com ha lanciato la serie Tornado Chasers (“Inseguitori di tornado”). Abile e astuto, è famoso anche per aver modificato alcune auto, corazzandole e dotandole di spuntoni con i quali ancorarle al terreno per non farsi portar via dai venti! Insegue tempeste e bufere attraverso l’America, per studiarle e condividere i dati. E per fortuna su YouTube troviamo molti filmati delle sue avventure.
Cosa fa un cacciatore di temporali? Studia le previsioni e le condizioni del tempo, quando capisce che si sta formando una tempesta, si getta al suo inseguimento. Quando arriva nei pressi del cuore del temporale, registra i dati, scatta fotografie, gira video e condivide le informazioni raccolte. La sua attrezzatura è molto varia e va dagli abiti impermeabili agli scarponi resistenti all’acqua. Non di rado usa veicoli speciali, modificati per resistere alle tempeste. Ha molti dispositivi elettronici (smartphone e GPS) ma usa anche oggetti non tecnologici (che funzionano in assenza di corrente e Internet!) come bloc notes e bussole.
Deve sempre seguire alcune regole di buon senso:
Chiusa nel Mediterraneo e protetta da alte montagne, l’Italia non è interessata da molti cicloni o uragani, almeno per il momento. Tuttavia ha la sua popolazione di cacciatrici e cacciatori di tempeste, perché lungo le coste non è insolito osservare trombe d’aria o d’acqua. Le zone di mare, ma anche quelle alpine sono i territori di caccia preferiti. Possiamo osservare l’operato di questi coraggiosi connazionali su Facebook, come il gruppo marchigiano Cacciatori di Tempeste – Marche. Oppure consultando il sito Tornado Tour.
Videocamera e radio, un’auto veloce, un amico fidato... e molto coraggio: ecco cosa ci vuole per inseguire una tempesta. A volte per dare la caccia ai temporali servono auto corazzate per resistere alla furia degli elementi. I cacciatori di temporali amano il rischio ma anche l’adrenalina.