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È possibile che Atlantide fosse nel deserto del Sahara?

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È possibile che Atlantide fosse nel deserto del Sahara?
John Zada / Alamy /IPA

È possibile che nel deserto libico esistesse un tempo un paesaggio fertile con “città bianche come colombe”, come dicono le leggende locali? Scoprilo qui

È possibile che nel deserto esistesse insomma una sorta di Atlantide? L’archeologo tedesco Rudolph Kuper conferma che un tempo qui c’era il mare, ma si parla di 40 milioni di anni fa! Più di recente, intorno ai 7.000 anni fa, è quasi certo che qui visse una popolazione.

Sono famose le pitture rupestri di questa zona, come la “grotta dei nuotatori”, con dipinti che mostrano uomini intenti a nuotare nel deserto; ma la prova che in questa zona un tempo il clima potesse realmente essere favorevole all’uomo arriva da piccoli resti di legno carbonizzato, datati tra i 6 e i 9000 anni fa. Al margine dell’oasi di Dachla si sono trovate ossa di elefanti, bufali e giraffe: segno che un tempo qui il clima era davvero più mite.

Grazie a una ricerca durata un decennio, Kuper ha strappato alle sabbie del deserto una storia umana meravigliosa e ormai dimenticata, riuscendo a ricostruire l’immagine nitida di un paesaggio fertile del passato.
Migliaia di anni fa, spiegano i ricercatori di Colonia, scorreva lungo il margine sud del deserto libico del Sudan un secondo Nilo: il “Nilo giallo”, che si estendeva per 1000 km attraverso l’odierna insabbiata di Wadi Howar.

Tuttavia, il clima meraviglioso si mantenne solo per circa 4000 anni. Poi, il Sahara si riconquistò lentamente, ma inesorabilmente, il suo vecchio territorio che aveva posseduto per un’eternità. Animali e uomini migrarono così verso sud e, soprattutto, verso est nella fertile valle del Nilo, dove diedero inizio alla straordinaria storia dell’Egitto.