La tastiera è divisa da 19 sbarrette di metallo; ogni spazio tra le sbarrette corrisponde ad un tasto. I tasti si contano a partire dal capotasto, usando i numeri romani.
I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII . . .
Ogni tasto corrisponde ad un suono che può essere naturale, alterato ascendente e alterato discendente. DIESIS e BEMOLLE i due segni grafici per i suoni alterati.
NELLO STESSO TASTO
SEMITONO
Distanza, che per natura corrisponde alla metà di quella esistente fra due suoni divisi da un tasto. La distanza di semitono avviene anche nella chitarra; infatti i suoni MI - FA e SI - DO si eseguono di seguito. Esempio sulla seconda corda.
La distanza grande, esempio DO - RE, viene musicalmente chiamata tono, mentre quella piccola, esempio Mi - FA, viene chiamata semitono.
I PRIMI 4 TASTI DELLE 6 CORDE
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Esercizi: Il Fazzolettino
È un canto popolare italiano, composto da un autore anonimo prima del XIX secolo. Il testo è stato evidentemente modificato nel tempo in qualche parte, visto che si menziona il ferro a vapore, la cui nascita risale al 1926.
CROMA
Nuova figura sonora e di silenzio. Nel valore di un ¼ possono essere così cambiate.
È possibile sostituire le codette con una linea di congiunzione due note da un 1/8 ciascuna.
LEGATURA E ALTERAZIONI
Nella musica si fanno uso di tre tipi di legatura. Legatura di valore, legatura di espressione e legatura di portamento.
La legatura di valore è una linea curva che somma i valori di due suoni posti sulla stessa linea o sullo stesso spazio.
La legatura di espressione è una linea curva posta sopra o sotto a più note di differente altezza e valore che le unisce indicando che l'accentuazione del suono va posta sulla prima nota e prolungata su tutte le altre senza interruzione fra esse.
La legatura di portamento è una linea curva posta sopra o sotto due note di differente altezza che le unisce indicando che l'accentuazione del suono va posta sulla prima nota. L'effetto che si crea è detto "legato".
Esercizi: il Carnevale di Venezia
Il Carnevale di Venezia si basa su una melodia popolare napoletana chiamata “Oh Mamma, Mamma Cara”, resa popolare dal violinista e compositore Niccolò Paganini, che scrisse venti variazioni sulla melodia originale. Lo intitolò “Il Carnivale di Venezia”, op. 40.
Esercizi- Carnevale di Venezia - 1
Esercizi- Carnevale di Venezia - 2
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