Ti piace camminare nei boschi? In natura riesci a rilassarti meglio che in città? Senti la testa più leggera? Capita a tutti: l’uomo è fatto per stare all’aperto il più possibile e per essere connesso all’ambiente naturale. Ma c’è di più. In una certa parte del mondo si può anche fare un bagno nella foresta!
«In Giappone lo chiamano Shinrin-yoku e significa letteralmente “bagno nella foresta”» spiega Giovanna Borriello, responsabile scientifica dell’Associazione italiana di Medicina Forestale (Aimef) «è un particolare metodo della medicina naturale diffusosi nel corso degli anni Ottanta.»
«Quando ci troviamo in una foresta o in un bosco possiamo godere dell’effetto dei monoterpeni, sostanze aromatiche rilasciate dalle foglie, e dei fitoncidi, oli essenziali presenti nel legno, che gli alberi liberano nell’aria per difendersi dai parassiti».
Si tratta di un vero e proprio rimedio preventivo, capace di coinvolgere diversi sistemi del nostro organismo. La lista dei benefici è lunghissima tant’è vero che è diventato, in Giappone, parte di un programma nazionale di sanità pubblica già a partire dal 1982. In Italia è ancora poco conosciuto, ma sono sempre di più i paesi europei (a partire da Francia e Inghilterra) che riconoscono i benefici della medicina forestale.
È tutto abbastanza semplice: visita un bosco, cammina piano, respira a pieni polmoni. Affidati alla guida esperta dei terapeuti e ricordati di spegnere il telefono (o silenziarlo) per evitare distrazioni. Entra in contatto con le piante guardandole, annusandole, toccandole. Fermati in riva a un ruscello e ascolta il fruscio dell’acqua.
Muoviti il più lentamente possibile, in modo che anche la tua testa possa rallentare, lasciati guidare dall’aria fresca sulla pelle o dai profumi che si sprigionano tutt’intorno.
Immergersi nella natura per qualche ora è l'antidoto a tanti mali quotidiani, ma attenzione: non bastano i giardini pubblici o la pineta dietro casa. L’idoneità va qualificata in base alla presenza di acqua, della concentrazione e del tipo di alberi. Tra le foreste più adatte nel nostro paese: l’Oasi Zegna in Piemonte, i monti dell’Amiata in Toscana e il Parco del Respiro in Trentino.
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Siamo una generazione indoor, cioè trascorriamo il 90% del tempo (pari a circa 22 ore al giorno) dentro case, scuole, uffici e ambienti ricreativi. La carenza di vitamina D, prodotta quando i raggi solari ci colpiscono la pelle, è collegata a problemi al colon, depressione, obesità e altre patologie, anche gravi. Quindi, un equilibrata abbronzatura è un toccasana per la nostra salute!
L’oscurità intensifica i nostri sensi: camminare, respirare e osservare il cielo stellato in un’ambiente naturalmente privo di fonti luminose permette di amplificare i sensi e sentirsi in pace con l’ambiente. In montagna o al mare, purché sia lontano da centri abitati. Nelle notti fra il 10 e il 14 agosto, si può persino godere di una meravigliosa pioggia di meteore: le Perseidi.
O più comunemente: fangoterapia. Viene eseguita con fanghi termali rimasti in speciali contenitori per settimane, in modo che si arricchiscano di materiali con effetti disintossicanti, antinfiammatori e rilassanti. Se gli antichi romani la praticavano già nel V secolo a.C. un motivo ci sarà!
Vuoi riscoprire il piacere della montagna? Ami le escursioni e non hai paura di bagnarti? Il canyoning è lo sport che fa per te: una specie di bagno estremo che combina sforzo fisico, adrenalina e natura. Un antidepressivo naturale che attraverso escursioni a corpo libero, arrampicate e nuoto ti aiuterà a migliorare il controllo del tuo corpo. Ma dovrai far lavorare anche il cervello!
Ti piace l’acqua calda? Perché nelle vasche termali la temperatura si aggira… intorno ai 37°C. La durata del bagno è di circa 15 minuti, dopo di che il corpo, attraverso il sudore, elimina scorie e sostanze tossiche, oltre a rilassarsi. In Islanda puoi tuffarti nel Blue Lagoon, un’ampia piscina all’aperto la cui acqua (ricca di minerali) proviene da 2000 metri al di sotto della superficie!