Chiunque conosce il Cubo di Rubik, il celebre puzzle tridimensionale inventato dal professore ungherese Ernő Rubik nel 1974. Egli lavorava al Dipartimento di Architettura d’Interni di Budapest, quando pensò di creare un cubo didattico per far comprendere meglio il concetto multidimensionalità.
Alla vendita si applicarono alcune modifiche: venne assegnato il nome dell’inventore e il materiale mutò in solida plastica esacolore ad incastri. I guadagni arrivarono presto: le stime parlano di 200 milioni di pezzi venduti nel periodo ‘80-‘83.
COS'È IL CUBO DI RUBIK?
Il modello standard possiede esternamente nove quadrati per faccia; è considerabile risolto quando ogni superficie ha quadrati tinta unita. All’interno, 26 cubetti sono divisi in sei superfici centrali – scheletro strutturale (con movimento nei tre assi) e 20 pezzi mobili (angoli tricolore, bordi bicolore), con incastri nascosti.
Un economista e ingegnere industriale, Adam Beer, costruì Sub1 Reloaded, un robot costruito con Arduino detenente il tempo minore per la risoluzione di un Cubo 3×3 (0,637 secondi!) – sconfiggendo David Gilday e uno studente universitario australiano.
SETTE INTERESSANTISSIME CURIOSITÀ SUL CUBO DI RUBIK
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di Francesco Pugnani e Alberto Carcereri