Mi fornisce la sua tessera sanitaria, per cortesia? Ve lo hanno mai chiesto? A voi direttamente credo di no, ma da quando siete nati ne avete una tutta vostra. Avete presente quella tessera di plastica azzurra simile ad una carta di credito? Ecco, lì sono presenti i vostri dati fiscali. Che cosa sono lo scopriamo adesso insieme…
QUANDO È NATO IL CODICE FISCALE?
Nell’ottobre del 1971 il Parlamento italiano, a seguito di una riforma tributaria, annunciò la nascita del codice fiscale. Il Governo italiano creò un codice alfanumerico (cioè costituito da lettere e numeri) di 16 caratteri per attribuire ad ogni individuo la sua identità agli occhi delle istituzioni. Questo sistema impiegò ben 5 anni per la sua distribuzione tra la popolazione, ma dopo divenne indispensabile come strumento di riconoscimento.
Un cittadino di qualsiasi età ha un nome, un cognome, un luogo ed una data di nascita ed appartiene ad un sesso (ovvero è un uomo o una donna). Questi si chiamano dati anagrafici.
COM'È POSSIBILE PRESENTARSI CON 16 CIFRE?
Chiedete ai vostri genitori la vostra tessera sanitaria e seguitemi alla scoperta del codice fiscale. Trovato? Bene. Noterete che sono presenti 9 lettere e 7 numeri. Ecco un esempio di fantasia.
La signora Carla Danti è nata il 27 novembre 1965 a Volterra, in provincia di Pisa, ed il suo codice fiscale è DNTCRL65S67M126L. Quindi si prendono 3 lettere per il cognome e 3 per il nome (sempre prima le consonanti e, solo se non ve ne fossero abbastanza, si contano le vocali), 2 cifre per l’anno di nascita (parliamo delle ultime due) e fin qui ci siamo. La S indica Novembre, ma ogni mese dell’anno ha la sua lettera abbinata che non è però l’iniziale. Sarebbe stato più semplice da intuire, certo, ma a chi consegnare la G tra Gennaio e Giugno o la M tra Marzo e Maggio?
A quale lettera dunque corrispondono i mesi di nascita?
COME SI CAPISCE SE SI CODIFICA UN MASCHIO O UNA FEMMINA?
La nona e decima cifra del codice fiscale indicano il giorno di nascita. Ma la signora Danti è nata il 27, non il 67, come è possibile?
Se il cittadino in questione fosse stato il signor Carlo avremmo certamente trovato il numero 27 senza variazioni, così possiamo intuire che gli uomini dispongono dei numeri da 1 a 31, giusto? Vi sfido a trovare qualcuno nato il 35 di gennaio!
Per le donne il giorno del proprio compleanno viene aumentato di 40 in modo da creare una differenziazione di generi che oscilla – se la matematica non è un’opinione – da 41 a 71.
LUOGO DI NASCITA?
Per definire dove siete nati ci sono 4 cifre (1 lettera e 3 numeri) che vengono ricavati, sia che si tratti di un Comune italiano sia di uno Stato estero, da codici redatti dalla Direzione generale del Catasto (un archivio pieno di mappe e di libroni riguardanti tutte le proprietà immobiliari sul territorio nazionale).
COSA RAPPRESENTA IL 16º CARATTERE?
Il sedicesimo – ed ultimo – carattere è il più difficile da calcolare. Si ottiene tramite un algoritmo (ovvero uno schema di calcolo sistematico) che si basa sulle prime 15 cifre. Si calcola la somma dei valori in posizione pari più la somma di quelli in posizione dispari, successivamente si divide per 26 il totale ed ecco che appare l’ultima lettera del codice fiscale.
Quindi adesso sappiamo che calcolare il codice fiscale non è un’impresa impossibile, ed abbiamo a disposizione molti sistemi informatici e particolari software per riuscirci.
ESISTONO CODICI FISCALI UGUALI?
Ebbene sì, si chiama “omofiscale” od omocodia la situazione per cui due persone posseggono la stessa identità fiscale. E non sono mica pochi, sapete?
In Italia sono più di 24.000 le persone con lo stesso codice fiscale; all’anno si verificano circa 1.200 casi del genere. E cosa succede allora? Si tengono la stessa stringa alfanumerica? La risposta è no, perché l’Agenzia delle Entrate (ente dipendente dal Ministero dell’economia e delle finanze che svolge i controlli fiscali e la gestione delle tasse) cambia il codice ad entrambi i cittadini per evitare errori e spiacevoli conseguenze di riconoscimento.
A CHE SERVE LA TESSERA SANITARIA?
Quel tesserino verde che i vostri genitori ricordano, oggi non esiste più, ma è stato sostituito dalla Tessera Sanitaria dal 1° gennaio del 2004. Questo documento plastificato che vi ho descritto all’inizio, possiede i dati anagrafici e il codice fiscale anche sotto forma di banda magnetica e codice a barre; alcune tessere hanno anche un microchip, e tutte possiedono sul fronte i caratteri braille per i non vedenti per consentire di distinguerle facilmente.
Questo documento ha una validità di 6 anni (l’Agenzia delle Entrate ve lo rimanda a casa automaticamente prima della scadenza, non preoccupatevi!), e funziona anche come carta dei servizi sanitari in tutta Europa per l’assicurazione medica. Quindi, se avete intenzione di fare un viaggio in Portogallo, se volete visitare il Louvre a Parigi o fare una passeggiata lungo la Valle dei Templi di Agrigento, non dimenticatevi di metterla nello zaino!