MATURITÀ 2021
Sicuramente avrete qualche fratello, cugino o amico che stamattina ha iniziato l’esame della maturità. Da oggi fino alla fine di luglio 540 mila ragazzi di 18 anni che hanno concluso le scuole superiori, devono affrontare una prova per poter concludere il loro percorso di studi e poi scegliere se proseguire all’Università o cercare un posto di lavoro.
L’esame di Stato (si chiama così dal 1997 perché permette di cercare una professione) l’hanno fatto anche i vostri genitori (se hanno frequentato le superiori) e forse anche i vostri nonni perché ha 98 anni.
Esiste dal 1923. A “inventarlo” è stato un filosofo: Giovanni Gentile che era stato nominato ministro dell’Istruzione nel Governo di Benito Mussolini.
Da allora lo fanno tutti. Solo negli anni Quaranta con la seconda guerra mondiale è stato sospeso per un periodo perché non era certo facile fare una prova sotto le bombe o con il nostro Paese distrutto.
COM'È FATTO L'ESAME DI MATURITÀ?
Ma come funziona in genere l’esame di maturità? Intanto bisogna dire che gli studenti devono arrivare preparati: in teoria non tutti vengono ammessi a fare l’esame. Qualcuno può essere bocciato a inizio giugno.
A dare i voti (che non sono come quelli a scuola dal 4 al 10) ci sono dei professori che vengono dalle altre scuole oppure degli insegnanti del tuo istituto ma accompagnati da un “capo” (il presidente della commissione) che è stato scelto tra i docenti o i presidi di un’altra scuola.
In quasi cent’anni è stato cambiato tantissime volte. All’inizio si dovevano fare quattro prove scritte e una orale su tutte le materie. Ve lo immaginate? I ragazzi dovevano studiare italiano e latino ma poi anche matematica, scienze, storia, arte e altro ancora.
Nel corso degli anni l’esame di Stato è diventato più leggero: dal 1969 l’interrogazione orale è stata fatta solo su due materie ma nel 1997 sono tornate tre prove scritte e una verifica orale su tutte le discipline dell’ultimo anno.
LE PROVE SCRITTE E IL MAXI ORALE IN TEMPI DI PANEMIA
Fino all’anno scorso le prove scritte ci sono sempre state. La prima era il famoso tema che poteva essere di storia, d’attualità, scientifico oppure dedicato a uno scrittore, ad un poeta. La seconda era di matematica. Poi c’era l’interrogazione.
Dal 2020, visto che i ragazzi hanno dovuto fare scuola da casa a causa della pandemia, la ministra Lucia Azzolina ha deciso di fare solo un maxi orale e di ammettere tutti alla prova. E quest’anno? Per la Maturità 2021 è cambiato poco. L’unica novità è che i ragazzi potevano di nuovo essere bocciati senza fare l’esame. Per il resto è tutto uguale.
Da stamattina i vostri “colleghi” più grandi a turno si troveranno davanti ai loro professori e ad un docente presidente che viene da un altro liceo o istituto tecnico e dovranno parlare per un’ora. Di cosa? Intanto hanno preparato tutti una specie di “tesina”, un progetto su un argomento che piace a loro. Per dieci minuti spiegheranno il loro lavoro. Poi dovranno rispondere a delle domande di italiano; raccontare della loro esperienza di alternanza scuola lavoro (cioè un tirocinio fatto in un’azienda o un ufficio pubblico o in una biblioteca ad esempio) e parlare anche di educazione civica. In bocca al lupo a tutti!