Il libro di cui vi parlo oggi, La bellezza di Medusa, parla della regina delle Gorgoni ma, per capire bene la storia, bisogna partire da Perseo.
La leggenda narra che l'eroe greco Perseo, figlio di Zeus e di Danae, appena nato venne gettato in mare dal nonno, dentro una cassa con la mamma, per sfatare una profezia di sventura. Ma Perseo si salvò e, dopo una serie di avventure, fu pronto per l'impresa che lo ha reso famoso: decapitare Medusa, una delle tre sorelle Gorgoni, loro regina e custode dell'inferno.
Perseo fu aiutato dagli dei Ermes e Atena, che convinsero le Naiadi, alte figure della mitologia greca, a trasformare Perseo in un super eroe donandogli un paio di calzari alati per volare, un elmo che rendeva invisibili e una borsa di pelle per infilarci la testa della Gorgone. Perseo fece l'impresa e decapitò Medusa. Ma chi era Medusa prima di imbattersi in Perseo?
Ok, era un tipetto con ali d'oro, mani con artigli di bronzo, grosse zanne di cinghiale e, questo si sa, serpenti al posto dei capelli. Ma non basta: chiunque le guardasse negli occhi rimaneva pietrificato. Ma che cosa aveva combinato, davvero, per essere considerata un mostro per l'eternità?
Ce lo racconta Sabina Colloredo nel suo libro La bellezza di Medusa (DeA, 14,90 euro, età di lettura dagli otto anni) con tanti segreti dell'Antica Grecia vista dalla parte degli sconfitti, di “cattivi” come il Minotauro, come Polifemo e, appunto, Medusa della quale scopriremo che forse, in fondo in fondo, era una donna in cerca di giustizia. Sabina, nel suo libro, ci tiene incollati alle pagine svelando i segreti di sei personaggi mitologici vinti di cui, spesso, è stata ignorata la storia. E ricordata solo la drammatica fine che li ha resi eterni.