
1/6
Credits: Ipa-agency
Negli anni in cui diede alla luce "Harry Potter e la Pietra Filosofale", la Rowling non se la passava affatto bene. Il suo matrimonio con un giornalista portoghese era appena terminato e doveva mantenere la figlioletta con i sussidi statali poiché non aveva un lavoro stabile.
J.K. Wowling

1/6
Credits: Ipa-agency
Ben tre case editrici si rifiutarono di pubblicare il primo libro di Harry Potter, ritenendolo troppo lungo. Alla fine fu la Bloomsbury a dare alle stampe il racconto che fece la fortuna sia dell'autrice che dell'allora poco conosciuta casa editrice. In Italia fu la Salani nel 1998 ad intuire il potenziale del maghetto.
I libri di Harry Potter

1/6
Credits: Ipa-agency
Quale mese prima dell'uscita del libro, l'editor che seguiva la Rowling le consigliò di utilizzare uno pseudonimo , ossia un nome fittizio per attirare una maggior fetta di pubblico. Fu così che la Rowling mise davanti al suo cognome le mitiche "J" e "K", quest'ultima in omaggio a sua nonna, Kathleen.

1/6
Credits: Ipa-agency
Una delle chiavi di successo della saga è la grande personalità dei personaggi, così ben scritti da apparire reali. Ciò è dovuto al fatto che la Rowling trasse ispirazione da persone che aveva realmente conosciuto durante la sua carriera scolastica: per Silente, ad esempio, prese le mosse dal preside della sua scuola elementare, mentre il professore di biologia divenne Severus Piton!

1/6
Credits: Ipa-agency
Così come accadde nella storia con l'Hogwarts Express, anche la vera genesi di Harry Potter prese forma su di un treno. Nel 1990 infatti la Rowling si trovava sul treno Manchester-Londra e, come lei stessa ha più volte raccontato, mentre guardava la campagna inglese che scorreva fuori dal finestrino, cominciò ad immaginare tutti i personaggi della saga. "Quando scesi dalla carrozza - ha affermato - quasi tutta la storia aveva già una sua struttura iniziale"
Hogwarts Express