L’ultima fatica letteraria dell’autrice di Harry Potter fa paura e commuove con gli ingredienti classici delle favole in una storia sempre attualissima con cattivi astuti e senza pietà, buoni generosi e tenaci ma anche tante persone mediocri e, banalmente, senza coraggio come succede nella vita vera.
In un fantastico paese felice, il Regno di Cornucopia, diviso in regioni dove si producono meravigliose leccornie (i dolci migliori sono le “Culle di fata, i “Sogni di fanciulla”, le “Delizie del duca” e le “Celie celesti”), l’erede al trono è debole, vanesio e molto propenso a farsi manipolare da volonterosi amici più furbi e cattivi di lui a scapito del benessere del popolo.
Quello della creazione delle presunte verità e del mostro studiato sulla carta per poter approfittare della dabbenaggine altrui è, però, un tema sempre di grande attualità come sottolinea l’autrice stessa.
Saranno ancora una volta i ragazzi, Margherita, Robi, Bernardo e Marta, spesso spronati dall’esempio dei genitori, in alcuni casi invece nonostante l’esempio dei genitori, ad avere la capacità e il cuore per guardare oltre quello che siamo indotti a pensare o che ci è comodo credere.
I bellissimi personaggi creati dall’autrice inglese, la cuoca che continua a sfornare dolci imprigionata nelle segrete della reggia e che grazie ai dolci salva tutti gli altri detenuti o gli unici tre soldati fedeli con il capitano Buonuomo che guarda negli occhi la dama che lo ama e senza che si siano mai scambiati una parola “tutto è detto”, sono assolutamente classici e così credibili da rendere possibile una felice immedesimazione per i lettori di ogni età.
Che gli adulti e i ragazzi, per quanto riguarda la letteratura, abbiano una soglia di tolleranza alla cattiveria e alle brutture umane molto diversa è cosa risaputa e, evidentemente, la Rowling è, ancora una volta, sulla stessa linea d’onda dei più giovani e riesce a spaventare e straziare senza pietà con una decisione che all’inizio lascia interdetti i grandi (come nelle più classiche fiabe disneyane la storia si apre con la morte di una mamma).
D’altra parte, da sempre, la narrazione dedicata ai ragazzi è piena di episodi trucidi e spaventosi proprio con il preciso scopo di spaventare il giovane ascoltatore o lettore in modo da indurlo alla prudenza nei comportamenti quotidiani.
E, in questo caso, il messaggio forte e chiaro è che il mostro, vero o inventato che sia, spesso non è quello che sembra ma non per questo non esiste.
L’autrice di Harry Potter, inoltre, è così in sintonia con i suoi lettori che ha scelto di fare realizzare i disegni per il suo ultimo libro dai giovani vincitori di un concorso, anzi di un “Torneo per le illustrazioni dell’Ickarg”.
Francesca Paola Rampinelli Rota