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La vita di Raffaello, un pittore straordinario

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Passò l'esistenza a ricercare la bellezza regalandoci opere indimenticabili: ecco la storia di Raffaello, uno dei pittori più importanti del Rinascimento italiano

Raffaello Sanzio è il pittore più famoso del Rinascimento: nella sua breve vita realizzò centinaia di quadri, affreschi e opere architettoniche in cui emerge la sua ossessione per la perfezione, una ricerca assidua e continua dell'ideale di bellezza femminile che riuscirà a raggiungere negli ultimi anni della sua vita.

GIOVANE PRODIGIO

Raffaello Sanzio nasce nel 1483 da una famiglia benestante di Urbino e impara il mestiere nella bottega di suo padre, anche lui pittore.

Rimane orfano molto giovane, perdendo la madre a otto anni. Nei suoi futuri quadri di Madonne con Bambini Raffaello cercherà per tutta la sua vita di ricreare quel rapporto speciale che una mamma crea con suo figlio, un abbraccio eterno, che lo accompagna per tutta la vita.

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PERUGIA E FIRENZE

Negli anni successivi Raffaello si trasferisce a Perugia da un artista molto apprezzato all'epoca, il Perugino. Ottiene il suo primo lavoro a 16 anni, ma nel 1504 si sposta a Firenze per studiare le opere di Leonardo e di Michelangelo e grazie a un intenso lavoro, sviluppa uno stile unico dipingendo alcuni tra i suoi quadri più famosi, come la Madonna del Cardellino. Insieme al tema della maternità Raffaello, nei suoi quadri, cercherà di riprodurre la bellezza più assoluta, sia nelle tecniche pittoriche che nei tratti somatici dei suoi personaggi.

ROMA

Raffaello non è ancora soddisfatto, non ha raggiunto l'ideale di bellezza da incarnare nei quadri. Nel 1508 fu chiamato a Roma da  Papa Giulio II e lavora alla Basilica di San Pietro: la scuola di Atene nella Stanza della Signatura, poi la Stanza di Eliodoro, la Stanza dell'Incendio del Borgo (Musei Vaticani). La sua fama di grande pittore si consolida. In questi anni realizza la Madonna Sistina, uno dei suoi quadri più famosi, con gli angioletti in primo piano, che diventerà una figura pittorica ricorrente negli anni successivi).

Si interessa anche all'archeologia partecipando a numerosi scavi e ritrovamenti di reperti antichi.

LA BELLEZZA IDEALE

Negli ultimi anni della sua vita, Raffaello lavora anche con i suoi allievi agli affreschi di Villa Farnesina dove rappresenta diversi miti come quelli raccontati nell'Asino d'oro di Apuleio e quello di Amore e Psiche.

In questo periodo si innamora di una donna, che diventerà la sua musa ispiratrice. Il suo volto compare per la prima volta nella Fornarina, uno dei quadri più famosi di Raffaello conservato oggi a Palazzo Barberini a Roma. Lei era Margherita Luti, figlia di un fornaio di Trastevere, un quartiere di Roma.

Da allora le figure femminili dei suoi quadri e dei suoi affreschi avranno il volto della donna di cui è innamorato: finalmente Raffaello ha raggiunto il suo ideale di perfezione nella ricerca della bellezza assoluta.

La Trasfigurazione fu l'ultima grande opera di Raffaello Sanzio.

Il pittore, ormai famoso in tutto il mondo, muore nel 1521 all'età di 37 anni, probabilmente di polmonite.

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