Non tutti sanno che la storia del telefono parte proprio dall'Italia: nel 1834 Antonio Meucci inizia a lavorare all'invenzione del telefono a Firenze.
Quando si trasferì a Cuba come rifugiato politico ne fece dei prototipi e li presentò alla società americana western telegraph company per chiedere finanziamenti per realizzarlo. La società non gli concesse i finanziamenti e perse anche i prototipi.
Il primo brevetto
Il primo brevetto della storia del telefono, però, (l'iscrizione ufficiale di un'invenzione) lo presentò l'ingegnere inglese Alexander Graham Bell nel 1876 e tre giorni dopo averlo ottenuti, il 10 marzo, fece la prima telefonata ufficiale della storia, in un laboratorio di Boston (Gran Bretagna). Chiamò il suo assistente Watson nella stanza vicino alla sua: "Mr Watson, vieni qui, voglio vederti”. Si era rovesciato addosso una boccetta di acido.
Il "nonno" del telefono
Nel 1840, Samuel Morse, inventando il telegrafo, trasformò per la prima volta la voce in impulsi elettrici, che potevano “viaggiare” da una parte all'altra attraverso un sistema di cavi. In quegli stessi anni diversi studiosi cominciarono quindi a pensare a un metodo che convertisse le vibrazioni elettriche generate dalla voce non in segnali ma in suoni. Meucci fu il primo a realizzare quello che chiamò il telettrofono, cioè un trasmettitore di onde elettromagnetiche: due campanelle (una per parlare e l'altra per ascoltare), collegate con dei fili ad un'altra coppia di campanelle.
Ciao dove sei?
A proposito di cellulare, bisogna aspettare gli anni Novanta per poterlo “comprare” e per non chiamare più un posto (casa dei nonni, ufficio della mamma, il bar), ma la persona.
La prima telefonata pubblica con un cellulare però fu fatta più di 20 anni prima, il 3 aprile 1973 dall'ingegnere della Motorola Martin Cooper: chiamò il suo rivale joel angel, che lavora anche lui a un prototipo di telefono cellulare per un'altra società: joel, sono marty. Ti sto chiamando da un telefono cellulare! Alla Motorola ce l'abbiamo fatta: la telefonia cellulare è una realtà”.
Martin Cooper usò il portatile Motorola DynaTac: pesava 1,1 kg e la sua batteria durava 30 minuti e per ricaricare ci impiegava 10 ore. Entra in commercio negli Usa nel 1983 al costo di 4000 dollari, circa 2000 euro di adesso.
Ma perché “cellulare”? Il territorio su cui sono disposte le antenne ricetrasmittenti dei cellulari è diviso in aree ed ogni antenna raccoglie le telefonate di quel luogo per smistarle alle aree dei telefoni destinatari, un po' come facevano i centralini di cui abbiamo parlato prima. Queste aree sono disposte a nido d'ape e quindi vengono chiamate celle, collegate fra loro tramite la rete fissa.
Primo iPhone
Il primo iPhone fu messo in vendita più di 10 anni fa: il 29 giugno del 2007 in Usa.
Interessante la storia del telefono vero? Scopri come fare il primo telefono di Meucci a casa tua.