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FocusJunior.itNewsKaavan, l’elefante asiatico, non sarà più solo!

Kaavan, l’elefante asiatico, non sarà più solo!

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Kaavan è un elefante asiatico (Elephas maximus ) di 36 anni, che ha fatto parlare molto di sé a livello internazionale per essere l'elefante "più solo al mondo”. Scopriamo perché.

A dare il triste titolo a Kaavan di “elefante più solo al mondo” sono stati sia gruppi di attivisti per i diritti degli animali sia celebrità internazionali del mondo dello spettacolo. Tra i più noti la cantante statunitense Cher che ha iniziato la sua battaglia per la liberazione dell'elefante nel 2016, assumendo dei legali che potessero occuparsene. Dopo anni di battaglie, il caso è arrivato all'Alta Corte pakistana, che ha stabilito che Kaavan poteva essere essere trasferito altrove. Finalmente è stato trovato uno zoo adeguato, in Cambogia, dove si spera, questa volta, possa sentirsi un po' meno solo.

La storia di Kaavan inizia nel 1985, quando fu ospitato nello zoo di Islamabad, in Pakistan. Lì, il povero elefante non aveva molto spazio, né molto da fare. Non c'erano alberi, tronchi o cespugli con cui giocare. Ma per fortuna, non è rimasto a lungo da solo, negli anni '90 è arrivato Saheli, un elefante del Bangladesh e i due pachidermi hanno stretto amicizia e sono diventati buoni amici. Purtroppo, però, nel 2012 Saheli è morto, lasciando Kaavan da solo e rendendolo l'unico elefante africano del Pakistan. Uno studio del 2008 sulla rivista Science ha dichiarato che gli elefanti tenuti in cattività vivono in media una vita più breve rispetto a quelli liberi.

Da quel momento Kaavan è diventato triste, ha preso peso perché non si muoveva più ed era molto annoiato. Oltre ad essere in sovrappeso, i veterinari hanno stabilito che l'elefante soffre di una serie di altri disturbi fisici e psicologici. È malnutrito, le sue unghie sono incrinate e le zampe danneggiate da anni di cammino su superfici inadeguate. «La mancanza di movimento così come l'assenza di compagnia, ha portato Kaavan ad annoiarsi incredibilmente» ha dichiarato Frank Göritz, responsabile veterinario presso l'Istituto Leibniz per lo zoo e la ricerca sulla fauna selvatica di Berlino.«Kaavan ha già sviluppato un comportamento stereotipato in cui fa oscillare la testa e il tronco da un lato all'altro per ore» conlude Göritz.

 

A occuparsi del trasferimento di Kaavan, dal Pakistan alla Cambogia, ci ha pensato il dottor Amir Khalil, un membro della Four paws International animal charity, che ha conquistato la fiducia dell'elefante coccolandolo e cantando per lui. Ora, Kaavan è arrivato in Cambogia e, anche se ci vorrà un po' di tempo per abituarsi alla nuova casa, ci sono altri tre elefanti asiatici lì, che si spera lo aiuteranno a sentirsi meno solo.

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