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Incendio di Notre Dame: che cosa è successo

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Ieri un terribile rogo ha devastato la cattedrale parigina. La struttura è salva, ma due terzi del tetto, gran parte dell'interno e la maestosa guglia sono stati distrutti.

Svettava su Parigi da oltre 800 anni, aveva resistito a rivoluzioni, invasioni e ben due guerre mondiali. Ieri però un incendio improvviso e indomabile ha avvolto la cattedrale di Notre Dame, sfregiando non soltanto la città e la Francia, ma l'intera cultura occidentale.

Che cosa è successo alla cattedrale di Notre Dame

Intorno alle 18.43 di ieri sera, una colonna di fumo ha cominciato a levarsi da una delle impalcature superiori che circondavano parte del tetto della chiesa. Notre Dame stava infatti subendo un massiccio intervento di restauro e probabilmente è stato proprio un imprevisto occorso nel cantiere ad innescare l'incendio.

In pochi minuti le fiamme hanno raggiunto il sottotetto della cattedrale - interamente in legno - e il fuoco ha cominciato a divorare l'intera copertura dell'edificio.

Nel frattempo soccorsi e pompieri isolavano 'Île de la Cité, l'isoletta fluviale su cui sorge Notre Dame, ma l'intervento diretto sull'incendio si è rivelato più lento del previsto e la cattedrale ha continuato a bruciare sotto gli occhi attoniti di migliaia di parigini scesi nelle strade per assistere sgomenti alle ultime ore di uno dei simboli più lucenti della città.

Alle 19.52 poi, l'ennesimo colpo: la magnifica guglia della cattedrale, alta 45 metri e pesante oltre 750 tonnellate, è crollata come un tizzone ardente. Qualche minuto dopo, anche il tetto ha ceduto.

Per tutta la notte il mondo ha guardato con preoccupazione agli sviluppi della vicenda, soprattutto perché dopo le 23.00 sembrava che l'ipotesi del crollo totale fosse più concreta che mai.

Fortunatamente più di 400 vigili del fuoco hanno lavorato instancabilmente per domare le fiamme e questa mattina è stato annunciato il salvataggio della struttura portante e dei due iconici campanili.

Quali danni ha riportato la cattedrale parigina

Nonostante il pericolo più grande sia ormai scongiurato, la Notre Dame che per secoli ha fatto brillare gli occhi i qualsiasi visitatore giunto nella capitale francese non sarà più come prima. La caduta della guglia ha infatti provocato un buco nella volta, parte del transetto è crollato, il tetto praticamente non esiste più e i testimoni che stamani sono entrati nella cattedrale parlano di aver visto "tutto nero".

I primi sopralluoghi dopo la tragedia, però, hanno riportato anche qualche buona notizia. Il rosone decorato esposto a Sud (risalente al 1260) sembra essersi conservato e anche quello settentrionale pare scampato alle fiamme. Inoltre, il tesoro custodito nella cattedrale - comprendente anche sacre reliquie come la "corona di spine" di Gesù - e gran parte degli arredi sacri sono stati messi al sicuro e anche 16 imponenti statue di bronzo erano da poco state rimosse dal tetto per essere restaurate.

Qual è stata la causa dell'incendio

Al momento ancora non si hanno certezze. Le fiamme si sono appena estinte e forse solo domani si saprà qualcosa.

Le autorità stanno indagano in direzione dell'incendio colposo, ossia un incidente provocato da qualche malfunzionamento - forse un guasto elettrico - avvenuto sulle impalcature per il restauro intorno alla guglia.

Perché non sono stati usati i Canadair

Mentre Notre Dame veniva sempre avvolta dalle fiamme, molti - tra cui il presidente Usa Donald Trump - si sono chiesti perché non venissero mandati dei Canadair - aerei dotati di grossi serbatoi per immagazzinare acqua e rilasciarla su luoghi colpiti da vasti incendi - per estinguere il rogo.

In realtà, la violenta caduta di tonnellate d'acqua sul tetto avrebbe solamente arrecato ancora più danni alle preziose vetrate e alla struttura della cattedrale, già compromessa dal fuoco. Si sarebbe rischiato di buttare giù tutto!

E ora che cosa succede?

Adesso bisognerà fare la conta dei danni e capire la vera origine del disastro. Poi, come annunciato dallo stesso presidente francese Emmanuel Macron, la cattedrale sarà ricostruita.

Il primo finanziamento non si è fatto attendere: il miliardario Francois Pinault ha fatto sapere che donerà 100 milioni di euro per far tornare Notre Dame - che dal 1991 è protetta anche dall'Unesco - al suo autentico splendore.