I protagonisti del film Il futuro siamo noi vengono da tutto il mondo, sono ragazzi e ragazze che combattono per difendere i propri ideali.
I loro nomi sono José, Arthur, Aissatou, Heena, Peter, Kevin e Jocelyn. Non si sono mai sentiti troppo giovani, troppo deboli o troppo isolati per opporsi alle ingiustizie e alle violenze.
Al contrario, grazie alla loro forza di carattere e al loro coraggio, hanno cambiato le cose introducendo questi dibattiti a un numero sempre maggiore di ragazzi e ragazze come loro.
Sono coinvolti su tutti i fronti: sfruttamento di esseri umani, lavoro minorile, matrimoni forzati, distruzione ambientale, povertà estrema...
Per quanto piccoli, si sono resi conto molto presto delle disuguaglianze e delle disfunzioni, sia perché le soffrivano loro stessi sia perché ne erano testimoni.
Ad esempio José Adolfo a sette anni ha creato una banca cooperativa in modo da permettere ai
bambini del suo quartiere di guadagnare dei soldi grazie alla raccolta di rifiuti riciclabili.
Dall'India al Perù, dalla Bolivia alla Guinea passando per la Francia e gli Stati Uniti, Il futuro siamo noi racconta le storie di ragazzi e ragazze che hanno trovato la forza di combattere le loro battaglie per un futuro migliore.
JOSÉ ADOLFO - 13 ANNI - AREQUIPA, PERÙ
José Adolfo ha creato all’età di sette anni una banca ecologica che sensibilizza i bambini alla difesa
dell’ambiente attraverso la raccolta dei rifiuti e l’attività di riciclaggio. Portando almeno 5kg di rifiuti
riciclabili (plastica o carta) i bambini possono aprire il loro conto in banca e portare almeno un chilo di rifiuti al mese per tenere aperto il conto. Questi rifiuti sono venduti poi a imprese specializzate. Come ricompensa i bambini ricevono una moneta che possono utilizzare per acquistare dei prodotti direttamente dalla banca oppure cambiarla con soldi veri.
ARTHUR - 10 ANNI - CAMBRAI, FRANCIA
A Cambrai, Arthur, dieci anni, vende i suoi dipinti e i suoi disegni per poter acquistare cibo e vestiti per i
senza tetto. Il progetto è stato avviato cinque anni fa, supportato anche dai genitori di Arthur che lo
vedevano molto desideroso di essere d’aiuto ai più poveri. I genitori gli hanno consigliato di fare qualcosa
che amasse, e lui ha scelto la pittura e il disegno. A oggi ha venduto un centinaio di tele; ogni tavola viene
valutata tra i 50 e i 200 euro. Con i soldi raccolti, Arthur va a fare compere assieme a sua madre e poi distribuisce la spesa tra le persone bisognose per strada.
AÏSSATOU – 12 ANNI - CONAKRY, GUINEA
Aissatou è impegnata nella lotta contro i matrimoni combinati e le spose bambine. Per sostenere la sua lotta organizza operazioni di sensibilizzazione nelle scuole, nei mercati e incontra le istituzioni. si fa anche carico dell'accompagnamento e del sostegno di tutte le iniziative legate ai rari casi di annullamento di un accordo
matrimoniale.
HEENA - 11 ANNI – NUOVA DELHI, INDIA
A Nuova Delhi, Balaknama è un giornale scritto dai ragazzi e ragazze come Heena che vivono e lavorano per strada e che è destinato a tutti i bambini di strada. I giovani giornalisti si occupano di tutte le fasi della creazione del giornale, dove vengono condivisi articoli che toccano i numerosi problemi che devono affrontare quotidianamente, ma anche le buone azioni alle quali partecipano e le speranze comuni per una vita migliore.
KEVIN, JOCELYN E PETER - 10, 12 E 13 ANNI - POTOSÍ, BOLIVIA
In Bolivia, il lavoro di più di un milione di bambini è considerato una prassi del tutto normale, a causa dell’estrema povertà che li porta a dover aiutare la famiglia come possono. Un gruppo di bambini lavoratori, occupati principalmente nelle miniere e nelle fabbriche di mattoni, ha creato un sindacato per tutelarsi e proteggersi dai datori di lavoro abusivi.