Le meduse esistono da almeno 500 milioni di anni. Vivono in qualsiasi tipo di mare e sembra che il cambiamento climatico e l’inquinamento degli oceani non le disturbi affatto, al contrario di altre forme di vita marina minacciate sia dal cambiamento climatico sia dalla pesca eccessiva. Ma anche se le meduse hanno corpi semplici e gelatinosi fatti principalmente di acqua, sono più difficili da allevare di quanto si possa pensare.
Un team di scienziati del MIT invece ha trovato un sistema per allevare le meduse in laboratorio, un evento davvero eccezionale perché molto complicato! Infatti abituare a un acquario creature così semplici e resistenti potrebbe sembrare un gioco da ragazzi, al contrario, è complicatissimo. Il mantenimento di un ambiente come un acquario richiede un attento equilibrio di sali, acidità e minerali.
Ma con pazienza e precisione il risultato è stato ottenuto. L'idea di allevarle in un acquario queste strane creature composte principalmente da acqua senza un cervello, sangue o ossa, è nata per leggere nelle loro menti.
Attraverso studi di intelligenza genetica, i ricercatori sono stati in grado di osservare come i neuroni in una piccola specie di medusa trasparente lavorano tutti insieme per compiere movimenti autonomi complessi, come afferrare e mangiare la preda.
La Clytia hemisphaerica è la specie perfetta da studiare per questo tipo di comportamento. Questa specifica specie di medusa è così piccola (solo circa un centimetro di diametro), che il suo intero sistema nervoso può facilmente adattarsi al microscopio.
Anche il suo genoma è abbastanza semplice e il suo corpo trasparente contiene solo circa 10.000 neuroni, il che rende più facile tracciare i messaggi neurali.
Ebbene sì, le meduse sono comparse prima dei dinosauri. Esistono da più di 500 milioni di anni: una scoperta avvenuta nel 2005 quando un team di scienziati dell'Università del Kansas ha trovato, nello Utah, un fossile (in basso) di medusa risalente a 505 milioni di anni. Una scoperta che ha scioccato gli scienziati dell’epoca, perché queste creature dal corpo gelatinoso, raramente sopravvivono nei reperti fossili, a differenza degli animali con conchiglie o ossa.
"È difficile che arrivino reperti fossili di organismi dal corpo molle come quello delle meduse, perché non lasciano tracce quando si decompongono", ha dichiarato Bruce Lieberman uno dei ricercatori.
Nel 1991, la Nasa ha inviato nello spazio più di 2.000 meduse. Si sono riprodotte e alla fine dell'esperimento c'erano quasi 60.000!
Oggi Charles Darwin sarebbe stato un super fan delle meduse!
Chi avrebbe messo, oggi, Charles Darwin alla base del suo "albero della vita"? Sicuramente le meduse, che dopo la teoria della selezione naturale di Darwin, hanno iniziato a essere osservate dagli scienziati con occhi diversi.
Infatti molti, molti anni dopo, altri scienziati hanno scoperto che milioni di anni fa, quando gli organismi si stavano sviluppando nell'oceano, le meduse erano diverse rispetto ad altri gruppi di creature marine.
Ma cosa sono le meduse?
Le meduse sono invertebrati, il che significa che non hanno una spina dorsale.
Tutte le meduse pungono?
Sì, ma non tutte hanno dei tentacoli che possono ferirti! Alcune punture possono essere piuttosto dolorose e la medusa criniera di leone (Cyanea capillata) ha tentacoli che possono crescere fino 10 metri di lunghezza!
Invece, la più piccola e la più letale del mondo è la medusa Irukandji che si trova soprattutto presso le coste australiane. Le sue minuscole dimensioni, 2-3 centimetri di diametro, la rendono pressoché invisibile all’occhio umano e la lasciano agire indisturbata.