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I robot possono fare la pizza? La parola agli scienziati

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I robot possono fare la pizza? La parola agli scienziati
Getty Images

Un esperto afferma che i diversi passaggi necessari per avere un impasto soffice e croccante rendono difficile il compito a qualsiasi robot.

Preferisci la pizza con i würstel? Margherita, o vegetariana? Un giorno, forse, potresti ordinare la tua pizza preferita direttamente a un robot.

Per realizzare il robot-pizzaiolo ci sta lavorando un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, l’Università della California di San Diego e la Carnegie Mellon University di Pittsburgh. Ma c'è un piccolo problema: mentre per gli umani non è complicato stendere la pasta, affettare i condimenti e metterli e preparare una gustosa pizza, per un robot invece non è così semplice.

La pizza? Non è in programma

«I robot sono in realtà programmati per ripetere le stesse azioni più e più volte», afferma David Held, esperto di robot della Carnegie Mellon University e uno dei membri del team che sta creando il robot chef.

Fare la pizza comporta delle sfide

Preparare una pizza perfetta è una vera impresa! Una tra tutte è l'impasto che deve essere assolutamente soffice, ma non solo, anche la forma e la dimensione possono essere diverse. «È molto più facile programmare un robot se l'oggetto che deve creasre ha una forma solida, che una  pizza» continua Held.

I segreti della pizza

Inoltre, la preparazione della pizza richiede molti passaggi: impastare, arrotolare, stendere l'impasto, tagliarlo e anche l'uso di diversi strumenti come il mattarello, il coltello la spatola. Ci sono aziende che hanno sviluppato sistemi robotici in grado di fare la pizza utilizzando un hardware specializzato per ogni passaggio, ma utilizzare un braccio robotico standard e strumenti comuni per gestire tutte le funzioni è più complicato, quasi impossibile.

Programmare il robot per una pizza come si deve

In che ordine devono essere eseguiti i passaggi per realizzare la pizza? Quale utensile si deve scegliere e in quale momento usarlo? «Se devi svolgere un'attività di cucina, ci sono più livelli su cui devi ragionare», afferma Held.

«Mentre una volta che un umano sa come si procede non ha bisogno di pensare a quali passaggi  e in che ordine devono essere fatti, avviene tutto spontaneamente. I robot invece non possono davvero "capire" cosa fare da soli» precisa l'esperto.

L'esperimento robotico

Prima di far "lavorare" il robot-pizzaiolo, il team di ricercatori per iniziare ha utilizzato una simulazione virtuale al computer per valutare come un robot potesse sollevare, appiattire, raccogliere, spostare e tagliare la pasta. Il metodo prevedeva due livelli di ragionamento robotico:

  • uno che analizzava come avrebbe dovuto essere affrontato il compito generale
  • l'altro studiava come avrebbe dovuto muovere le sue pinze per eseguire ciascuna azione. Il risultato è stato sorprendente e notevolmente migliore rispetto alle solite tecniche di programmazione.

Ma non tutte le pizze riescono... rotonde

Tuttavia, non aspettarti di vedere in pizzeria un robot che prepara la pizza . Held e i suoi colleghi ricercatori ha messo in pratica ciò che hanno appreso dalla simulazione virtuale e lo hanno utilizzato per programmare un robot già esistente di nome Sawyer. Quindi hanno chiesto a Sawyer di arrotolare il vero impasto per pizza in un disco tondo e il robot non è riuscito a eseguire il comando.

«Ci siamo avvicinati un po' alla forma tonda corretta rispetto alle prove precedenti», afferma Held, «Ma c'è ancora molto da migliorare».

Meglio il metodo tradizionale

Per ora lasciamo da parte i robot, e lasciamo che le persone continuino a fare la pizza alla "vecchia maniera"  con le proprie mani. Tuttavia, un robot per la pizza è un buon obiettivo. In una struttura per anziani, ad esempio,  il personale anziché occuparsi della cucina potrebbe trascorrere più tempo a interagire con gli ospiti. E se un robot potesse gestire un impasto soffice, potrebbe essere utilizzato anche per altri compiti  come per esempio fare il bucato.

«Insomma, si possono immaginare robot che assistono negli ospedali o robot che puliscono i giocattoli negli asili nido.L'obiettivo generale è quello di avere alla fine assistenti robot che possono aiutare qualunque sia il  compito loro assegnato».