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FocusJunior.itNewsI maiali sono dei gamer, lo dicono gli scienziati

I maiali sono dei gamer, lo dicono gli scienziati

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Che i maiali fossero intelligenti lo sapevamo già, ma non sapevamo che sapessero anche giocare al computer e muovere un joystick

  • Maiali intelligenti
  • Gioco sì, ma dietro ricompensa
  • L'esperimento: un beep un premio
  • I maiali yorkshire
  • I maiali panepinto
  • Joystick o touchscreen?

Che i maiali abbiano un’intelligenza straordinaria e siano capaci di fare tantissime cose si sa. Per esempio, sappiamo che sono in grado di svolgere una serie di compiti come la risoluzione di enigmi a scelta multipla e l'apprendimento di comandi come "sedersi". È vero! Sanno fare tante cose! Ma... non sono ancora in grado di volare. Però, attenzione! Un nuovo studio ci rivela che i maiali sono dei gamer!  Un team di ricercatori della Purdue University dell'Indiana, negli Stati Uniti, ha dimostrato che i maiali riescono a muovere un joystick con il muso e far scorrere il cursore sullo schermo.

GIOCO SÌ, MA DIETRO RICOMPENSA

Un bel traguardo! Infatti, gli studiosi, con grande soddisfazione affermano che sono riusciti ad addestrare con successo quattro maiali, due di razza yorkshire e due panepinto. Gli animali riescono a manipolare un joystick, ma non solo. «Potenzialmente ci sono più cose che i maiali sono in grado di apprendere, comprendere e rispondere rispetto a quanto ne sappiamo fino a oggi», afferma la professoressa Candace Croney, una delle autrici dello studio realizzato con la dottoressa Sarah Boysen. Intelligenti sì, però le due ricercatrici nella pubblicazione del loro articolo sulla rivista Frontiers in Psychologye, pur riconoscendo l'intelligenza dei maiali, affermano che, oltre alla propensione all'apprendimento, a "convincere" gli animali a muovere il joystick siano state anche le gustose prelibatezze con cui sono stati rimpinzati dopo ogni successo nel test.

L'ESPERIMENTO: UN BEEP UN PREMIO 

Lo studio si è svolto così: le scienziate hanno sottoposto al gruppetto di gamer un videogioco in cui si dovevano colpire dei bersagli. Nel caso il colpo fosse andato a segno il gioco avrebbe emesso un suono e il maiale  avrebbe ricevuto il suo gustoso premio. Al termine, il team ha analizzato le ultime 50 prove di ciascun maiale negli scenari a tre, due e un bersaglio, conteggiando la frequenza con cui ogni "gamer" fosse riuscito a colpire il punto da centrare.

È RISULTATO CHE I MAIALI YORKSHIRE...

Hamlet e Omelette, due maiali yorkshire maschi, di tre mesi, sono stati molto abili e raggiunto un punteggio più alto quando quando dovevano abbattere un muro o al massimo due. «Dopo 12 settimane di allenamento, però, Hamlet e Omelette sono stati esclusi dall'esperimento perché diventati troppo grandi per resistere abbastanza a lungo in piedi a completare le sessioni di gioco e per stare nel recinto» raccontano gli esperti.

... I MAIALI PANEPINTO

Al contrario Ebony e Ivory, i micro maialini panepinto due maschi, di due anni, dopo 15 mesi di addestramento hanno realizzato un migliore risultato   di fronte tre bersagli. Ma tra i due il più forte si è rivelato Ivory.

JOYSTICK O TOUCHSCREEN?

È vero, i "gamer" sono stati bravissimi, ma i ricercatori ci tengono a precisare che a rendere facile il compito ai maiali, oltre alla loro capacità di cogliere il concetto di gioco, potrebbe aver contribuito anche un altro fattore, cioè avere un campo limitato come è lo schermo di un computer. Infatti, i maiali, non avevano distrazioni e dovevano solo guardare in alto e in basso sullo schermo e spostare il joystick. Ma non finisce qui, il team ha in mente un ulteriore passo avanti: usare lo schermo touchscreen anziché il joystick. Questo potrebbe rivelarsi un elemento prezioso per sondare ancora di più le capacità cognitive dei suini. Occhio ai nostri prossimi avversari!