Di solito, quando in Rete diventa virale un video amatoriale che mostra strane "cose volanti", i celeberrimi UFO, esperti ed autorità competenti si affrettano a bollare il tutto come fake, come la solita bufala architettata ad arte per destare un po' di scalpore. Questa volta però no...
In una recente dichiarazione infatti, il portavoce della Marina Militare statunitense Joseph Gradisher ha pubblicamente confermato l'autenticità di tre filmati militari, pubblicati tra il dicembre 2017 e il marzo 2018, nei quali viene mostrato il volo di alcuni oggetti non identificati.
NON "UFO" MA "UAP"
Naturalmente la notizia ha subito fatto il giro del mondo: "incredibile, l'esercito americano ha ammesso l'esistenza degli UFO", gli Unidentified Flying Object che da decenni ossessionati gli appassionati del mistero.
In realtà però non è proprio così.
Come lo stesso Gradisher ha subito precisato nella stessa dichiarazione che ha destato tanto scalpore infatti, quelli comparsi nei video sono stati classificati come UAP, ossia Unidentified Aerial Phenomena, fenomeni aerei non identificati.
Tale terminologia è molto più corretta non solo perché ormai la parola UFO si trascina dietro un repertorio di luoghi comuni popolati da astronavi e omini verdi con le antenne, ma perché comprende qualsiasi fenomeno aereo non ben chiarito.
Gli oggetti comparsi nei tre video - diffusi per la prima volta su Internet dall'organizzazione To the Stars Academy of Arts and Science e chiamati FLIR1, Gimbal e GoFast - dunque sono con ogni probabilità droni o altri sistemi aerei privi d'equipaggio.
Certo, quale fosse il loro scopo è un altro enigma da svelare...