La Giornata internazionale delle ragazze e delle bambine si celebra ogni anno, dal 2012, ogni 11 ottobre. In particolare in questa giornata si vogliono evidenziare i bisogni e le sfide che le ragazze affrontano ogni giorno, ponendo l’attenzione soprattutto sulla loro emancipazione e il rispetto dei loro diritti.
Quest’anno il tema della celebrazione è "Il nostro tempo è adesso - i nostri diritti, il nostro futuro". 600 milioni di ragazze adolescenti del mondo continuano ad affrontare sfide senza precedenti per la loro istruzione, il benessere fisico e mentale, e la protezione necessaria per una vita senza violenza.
In tutto il mondo, il 24% delle ragazze adolescenti tra i 15 e i 19 anni non ha un lavoro, né un'istruzione, né è iscritto a un percorso di formazione, rispetto al 13% dei ragazzi. Nei paesi colpiti da conflitti, le ragazze hanno probabilità quasi 2,5 volte maggiori di non andare a scuola rispetto alle ragazze che vivono in altri luoghi.
Le ragazze hanno dimostrato più volte che, se dotate di competenze e opportunità, possono essere le artefici del cambiamento e guidare il progresso nelle loro comunità, costruendo un futuro più solido per tutti, compresi donne, ragazzi e uomini.
L’intento è quello di progettare un mondo in cui alle ragazze viene dato spazio per partecipare alla politica e alle decisioni dei governi, per modificare le regole e le norme in base alle quali le imprese dovrebbero operare e per indirizzare le priorità di nuove ricerche e innovazioni: esempi che non dovrebbero essere novità, ma la norma.
È una giornata per aiutare a educare e attirare l'attenzione sui diritti delle ragazze e su altri tipi di sfide che le stesse devono affrontare in tutto il mondo.
Ad oggi ci sono circa 130 milioni di ragazze nel mondo non hanno accesso all'istruzione.
Secondo il rapporto “Every Last Girl: free to live, free to learn, free from harm”, pubblicato da Save the Children, il Niger è il posto peggiore al mondo per le bambine le ragazze, la Svezia il migliore. L'Italia è al decimo posto, davanti a Spagna e Germania.
Non essere in grado di ottenere un'istruzione, essere costrette a sposarsi quando si è ancora delle bambine, o semplicemente non avere quelle opportunità più comuni, sono solo alcune delle molte difficoltà che le ragazze possono incontrare.
In Italia per esempio, tutti hanno accesso alle scuole e all'istruzione anche se sei una ragazza.
Ma in altri paesi può essere molto difficile per le ragazze andare a scuola per diversi motivi, per esempio, la famiglia potrebbe non permetterselo economicamente oppure potrebbe volere che la ragazza rimanga a casa o addirittura che si sposi anche se bambina, anziché di studiare.
Affrontare le cause che sono alla radice dell'esclusione delle ragazze dai diritti più comuni non è facile.
Ma il cambiamento è possibile, si deve puntare a costruire un mondo che garantisca pari diritti e libertà per ogni singola ragazza mettendo in luce il proprio potenziale.
In occasione della Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze l'UNICEF Italia rilancia la petizione "No alla Violenza di genere: insegniamolo tra i banchi", per chiedere al Ministero dell'Istruzione di consolidare la promozione della parità di genere e la prevenzione della violenza di genere nell'ambito dell'insegnamento dell'Educazione Civica nelle scuole, in sinergia con quanto previsto sia nel nuovo Piano Nazionale d'Azione per l'Infanzia e l'Adolescenza sia nel Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne, di cui anche l'UNICEF ha promosso l'adozione.