Liliana Segre non è più una bambina da un bel po', eppure una piccola parte di lei rimarrà sempre quella ragazzina di 13 anni che, senza alcun motivo, si ritrovò catapultata improvvisamente nella bocca dell'Inferno.
Liliana è infatti una dei 25 bambini sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, la fabbrica di morte che Hitler e i suoi complici avevano costruito per annientare coloro che, secondo la loro malata ideologia, non meritavano di vivere.
Ma Liliana ce l'ha fatta, è scampata alla morte, e dopo il suo ritorno a casa ha deciso di spendere la sua vita a lottare affinché quello che lei e altre milioni di persone avevano subito non si dovesse ripetere mai più.
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Per questo all'inizio del 2018 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l'ha eletta Senatrice a Vita «per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale». Un riconoscimento che omaggia non solo la Segre, ma l'intera memoria di un popolo ferito che ha trovato la forza di rialzarsi ed il coraggio di non dimenticare.
Lo sguardo della bambina
Nei più di 70 anni spesi a testimoniare l'orrore della Shoah, Liliana ha sempre cercato di far capire cosa potesse significare per una ragazzina l'essere costretta ad abbandonare la scuola, agli amici e la propria casa perché qualcuno aveva deciso che non c'era più posto per lei e quelli come lei.
Ecco perché nel 2015 Liliana ha voluto raccontare per la prima volta in forma scritta la sua storia in un libro dedicato ai ragazzi: Fino a quando la mia stella brillerà (edito per Piemme-Il Battello a Vapore, scritto a quatrro mani con Daniela Palumbo).
«Tagliente, dolce e doloroso come le parole che Liliana usa di persona, il suo libro è ancora oggi è un punto di riferimento per parlare di Shoah ai ragazzi e la sua fortuna non mira a diminuire».
Il racconto, dal limguaggio semplice ma diretto, mostra il lato più innocente e genuino della protagonista, la quale si trova contrapposta ad un mondo curdele che non riesce nemmeno a comprendere.
Fino a quando la mia stella brillerà è da poco stato inserito nella collana Pickwick per il suo «valore e ruolo fondamentale per parlare ai ragazzi del capitolo più cupo della nostra Storia nazionale» e per volontà della stessa Liliana Segre, il ricavato proveniente dai propri diritti sarà devoluto all’Opera san Francesco per i poveri Onlus di Milano.