Aria di cambiamento all'hotel dei robot, dove oltre 100 membri dello staff non si vedranno rinnovare il contratto. Ma niente paura per eventuali famiglie da sfamare o diritti venuti a mancare: i licenziati sono tutti automi!
Protagonista della vicenda è l'Hann Hotel di Sasebo (Giappone), l'albergo divenuto famoso perché primo ad "assumere" robot specializzati nell'accudire i clienti. Dal 2015 infatti, una volta varcata la soglia della hall, gli ospiti potevano essere accolti da un dinosauro in divisa da facchino o trovare l'assistenza di receptionist completamente automatizzate.
Peccato però che, stando all'esperienza di parecchi visitatori, il bello della novità finisse lì!
TECNOLOGIA POCO EFFICIENTE
Gli impiegati meccanici infatti si sono rivelati più una palla al piede che un valore aggiunto.
Nelle giornate di pioggia i facchini erano inutilizzabili, gli operatori s'inceppavano frequentemente nel tentativo di fare una semplice fotocopia per il check-in e l'assistente personale di ogni camera, la "robottina" Churi, non solo non era in grado di rispondere a molte domande basic, ma spesso si attivava nel cuore della notte a causa del russare dei clienti.
Dopo anni di disservizi dunque, la direzione dell'hotel dei robot ha deciso di non aggiornare la metà del personale tecnologico, mandandolo in una sorta di pensionamento anticipato.
Ora i clienti sono più felici e anche lo staff umano al 100% ha tirato un sospiro di sollievo, non dovendo più correre avanti e indietro per sistemare i guai combinati da quegli automi pasticcioni.
La morale? Forse non bisogna davvero mandare un robot a fare un lavoro da umano!